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Non è normale che sia normale: le star con un occhio nero contro la violenza sulle donne

Si chiama #NonÈNormaleCheSiaNormale ed è la campagna di sensibilizzazione lanciata da Mara Carfagna in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. L’obiettivo è creare una vera e propria “ondata social” nella speranza che i dati che parlano di femminicidio comincino a ridursi.
A cura di Valeria Paglionico
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La violenza sulle donne è un problema sempre più diffuso nella società odierna e, anche se i numeri parlano chiaro, spesso si sottovaluta l'urgenza della questione. Ogni tre giorni una donna viene uccisa da qualcuno che diceva di amarla, una su tre subisce una violenza e la cosa non è più accettabile. E' proprio per questo che la vicepresidente della Camera Mara Carfagna ha lanciato la campagna #NonÈNormaleCheSiaNormale, il cui obiettivo è creare una vera e propria "ondata social" che raggiunga milioni di uomini e donne in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, che verrà celebrata il prossimo 25 novembre.

La campagna anti-violenza sulle donne #NonÈNormaleCheSiaNormale

Il prossimo 25 novembre verrà celebrata la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne che intende sensibilizzare l'opinione pubblica su un problema diffusissimo ma spesso sottovalutato. E' proprio per per ridurre gli inquietanti dati che ancora parlano di abusi e violenze che la vicepresidente della Camera Mara Carfagna ha presentato la campagna di sensibilizzazione #NonÈNormaleCheSiaNormale, che chiede a tutti di condividere sui social una foto con un segno rosso sotto l'occhio. L'obiettivo è quello di dare vita a un’onda contagiosa sul web capace di raggiungere milioni di uomini e donne e spingere il meccanismo giudiziario a intervenire con maggiore prontezza, così da non lasciare più sole le vittime. La vicepresidente si è schierata in prima linea dichiarando:

In questi giorni ho depositato un emendamento per creare un fondo per assistere le famiglie affidatarie di orfani di femminicidio. Le donne non vogliono più essere picchiate in casa loro, non vogliono subire violenze e stupri. E quando succede vogliamo giustizia: rapida, inesorabile, commisurata.

Sono molti i volti noti che hanno aderito all'iniziativa, da Fiorello a Maria Grazia Cucinotta, fino ad arrivare a Paola Turci, Claudia Gerini e Alessandro Borghi, tutti si sono immortalati mentre si segnavano il volto con un rossetto rosso, il simbolo di questa protesta. La campagna è stata dedicata a Desirée Mariottini e Pamela Mastropietro, due ragazzine uccise e violentate, nella speranza che storie simili non si ripetano più. Ogni giorno una donna su 3 subisce un atto di violenza, il più delle volte da persone che dicevano di amarla, praticamente un quarto degli assassinii italiani è femminicidio e non è più accettabile che non si riceva assistenza immediata nel momento in cui si trova il coraggio di denunciare.

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