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Nel sesso non esistono differenze tra uomini e donne: reagiscono allo stesso modo alle immagini hot

Uomini e donne sono uguali, anche quando si parla di sesso, e a dimostrarlo è un recente studio tedesco. Secondo i ricercatori, di fronte le immagini hot il loro cervello funziona allo stesso modo, dunque le differenze nelle reazioni sono dovute solo ed esclusivamente a dei tabù sociali.
A cura di Valeria Paglionico
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Siamo sempre stati abituati a pensare che uomini e donne fossero due mondi opposti che non riescono a incontrarsi o capirsi ma la verità è completamente diversa. In campo sessuale, ad esempio, se si superassero i tabù e i luoghi comuni, non ci sarebbe nessuna differenza. Il desiderio erotico attiva le stesse aree del cervello, provocando le stesse reazioni. A dimostrarlo è stato un recente studio realizzato presso il Max Planck Institute for Biological Cybernetics e pubblicato su PNAS – Proceedings of the National Academy of Sciences, secondo il quale gli uomini e le donne sono uguali, soprattutto quando si parla di sesso. Nel momento in cui i rappresentanti dei due diversi sessi vengono esposti a immagini e video hot, il loro cervello si attiva allo stesso modo, provocando le stesse reazioni.

In particolare, ci sarebbe un grosso cambiamento del contenuto di ossigeno nel cervello in relazione all’attività neuronale e la cosa di verifica in entrambi i generi. La ricerca era nata per capire quale fosse la risposta umana di fronte agli stimoli visivi ma i risultati si sono rivelati utili anche per un'analisi più approfondita della sfera intima. È chiaro dunque che, sebbene le donne siano convenzionalmente considerate delle consumatrici sporadiche di pornografia, si sentono eccitate da immagine ad alto contenuto erotico proprio come gli uomini. L'unico dettaglio che le differenzia dall'altro sesso? In loro si crea una specie di dissociazione tra l'eccitazione provata e la descrizione che danno del proprio coinvolgimento emotivo. In questo, infatti, le rappresentanti del sesso femminile si sentirebbero ancora "sottomesse" ai tabù e dunque inibite, come se il loro ruolo sociale gli imponesse di dover rifiutare e guardare con disgusto tutto quello che fa parte dell'attività sessuale.

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