Nadia Ferrari, infermiera, mamma e donna più buona dell’anno
Una storia di cui si conosce già il finale non interessa mai a nessuno. Dev'essere per questo che quel bambino dai tratti orientali, nato nel 2011 con pesanti malformazioni che gli consentivano di vivere solo per pochi anni, era rimasto lì, all'ospedale di Siena, lasciato alle cure di routine del personale. Eppure spesso, anche se il finale è noto, non è detto che a sorprenderci non sia lo svolgimento.
Nadia Ferrari, infermiera, aveva già provato una stretta al cuore nel leggere la storia incredibile di quel neonato a cui nessuno, neanche i genitori, aveva voluto fare compagnia nel suo poco tempo. Quando se lo è ritrovato nell'ospedale dove lavorava, a Grosseto, non riusciva a crederci. E l'amore è nato subito, al primo sguardo. Prima ha cominciato a fare gli straordinari per restargli accanto, e alla fine ha avviato le pratiche per l'adozione, che ha facilmente ottenuto. Con le sue cure Mario, questo è il nome che gli è stato affettuosamente assegnato, ha fatto incredibili progressi: ha cominciato a muoversi, a tenere la testa dritta e ad assumere posture più coordinate. Con la sua nuova mamma e la sua sorellina adottiva, Mario ha visto il mare, ha festeggiato compleanni, è andato a passeggio e ha conosciuto l'amore di una famiglia.
Nadia non ha voluto sentire ragioni, e a chi ha criticato le sue scelte ha sempre risposto di non poter chiudere gli occhi, e di essere disposta anche a soffrire per tutta la vita pur di dare a quella sfortunata creatura l'affetto che meritava. Purtroppo nonostante i miglioramenti e la grande forza che la sua inarrestabile mamma gli ha sicuramente trasmesso, il piccolo si è spento nel gennaio del 2014, ad appena due anni e mezzo. Per il suo amore disinteressato, a discapito della sua stessa serenità, Nadia Ferrari è stata nominata donna più buona dell'anno, con il Premio della bontà 2016 Sant’Antonio di Padova. Il suo gesto ha tanto da insegnare e da trasmettere, ma soprattutto, ha dimostrato che ogni storia, anche quella con il finale più scontato, può avere tanto da dire e ha il diritto di essere raccontata.