Muore a 30 anni a causa del cancro, voleva curarlo con frullati e caffè
Jessica Ainscough era un’aspirante modella australiana di 30 anni. Sette anni fa, le è stato diagnosticato un tumore molto raro ai tessuti molli del corpo, che colpisce soprattutto i giovani al di sotto dei 30 anni. I medici le dicevano che nel migliore dei casi sarebbe potuta sopravvivere altri 10 anni, ma solo se avesse accettato di amputare un braccio e una spalla. Inizialmente, la ragazza ha provato con la chemioterapia, ma, vedendo che non si avevano risultati positivi, ha smesso ed ha optato per un trattamento più alternativo.
Si chiama “Terapia Gerson” ed è una cura molto costosa che si propone di sconfiggere il cancro con un frullato ogni ora e cinque clisteri di caffè al giorno. Nessuno degli Istituti che si occupano della cura del cancro è riuscito a dimostrare che un trattamento del genere può avere dei risultati positivi, ma Jessica ha voluto provarci lo stesso. Aveva lasciato il lavoro ed aveva cominciato a documentare la sua esperienza sulle sue pagine web, attirando anche numerosi followers sui social network, coloro che, come lei, volevano sconfiggere il cancro in modo naturale. Molte, inevitabilmente, sono state anche le critiche che la accusavano di non servirsi delle cure mediche adeguate e di voler andare incontro alla morte di sua spontanea volontà.
Anche sua madre Sharyn stava seguendo la Terapia Gerson per curare il tumore al seno, fino a quando non è morta nel 2013. Dopo questa grave perdita, Jessica ha cominciato a stare peggio poiché ha capito di avere pochissime possibilità di sopravvivere. Nell’ultimo anno non riusciva ad alzarsi dal letto e giovedì scorso è scomparsa, lasciando senza speranza tutti quelli che seguivano i suoi consigli per curare e sconfiggere la malattia.