Miss Muretto addio dopo 60 anni di concorso, Simona Ventura lo piange
Quella dell'anno scorso è stata l'ultima edizione di Miss Muretto, il concorso di bellezza che ha incoronato negli anni scorsi molti volti noti dello spettacolo, specialmente della televisione italiana, da Maria Teresa Ruta a Simona Ventura saranno in tante, dopo circa 60 anni, a piangere il concorso di bellezza tra i più noti d'Italia, secondo forse solo alla gara creata dalla famiglia Mirigliani. Proprio Patrizia Mirigliani ha commentato su Twitter la triste notizia della scomparsa del concorso, lei che lo scorso anno ha faticato ma è riuscita a tenere in piedi ed in prima serata tv il concorso di Miss Italia: "La fine di Miss Muretto è una brutta notizia. Un marchio storico che se ne va. Dovere dei figli è mantenere vivi i grandi marchi made in Italy di famiglia".
Ma a mostrare a pieno una tristezza inconsolabile è proprio il volto contemporaneo più noto da associare al concorso, ovvero Simona Ventura, la conduttrice che, ancora giovanissima, trionfò nel concorso prima di avviarsi ad una carriera televisiva ricca di successi, compresa una conduzione del Festival di Sanremo. Super Simo ha commentato la notizia su Twitter, optando per l'inglese, così da rendere internazionale il suo commento:
Sono tristissima per la chiusura di Miss Muretto, un momento molto felice della mia vita
La scelta di archiviare l'evento, voluto da Mario Berrino, è stata presa dalla direzione oggi nelle mani del nipote Francesco Di Biase. Al momento si pensa ad un nuovo progetto annuale per la valorizzazione di uno dei monumenti più importanti della Riviera Alassio, ma in questo progetto non rientra il concorso stesso. La prima edizione risale al 1953, quando un rustico muricciolo di fronte al Caffè Roma si è trasformato nel Muretto. Fu allora che nacque la tradizione della firma delle piastrelle da parte di personaggi famosi e fa contare più di ottocento piastrelle in ceramica: la prima depositata fu quella da Ernest Hemingway. Con il tempo ha fatto rivivere i momenti della Dolce Vita ed è diventato un punto di riferimento culturale non solo per la città ma anche per l'intera riviera di Ponente.
