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“Miss Islanda” boicottata: uomini e pensionate in concorso

Dopo che il regolamento di “Miss Islanda” è stato modificato, permettendo a tutti di iscriversi al concorso, migliaia di persone, tra cui donne pensionate e uomini, hanno inviato la propria candidatura.
A cura di Redazione Donna
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Ormai sembra che i concorsi di bellezza non siano più graditi dal pubblico e dalle alte sere politiche. Nel nostro paese la Rai ha cancellato "Miss Italia" e il presidente della Camera Laura Boldrini ha accolto con favore la scelta. Ora anche in Islanda le Miss vengono boicottate con una trovata alquanto originale. Tutto è iniziato quando Raf Rafnsson, presidente del concorso, ha deciso di modificare il regolamento affermando: "Siamo un Paese moderno e aperto e non voglio che ci fossilizziamo sullo stereotipo della donna islandese alta 1,73, bionda e con gli occhi azzurri. Perciò abbiamo rivisto i regolamenti e la gara è aperta a tutti".

Le femministe hanno colto l'occasione per sabotare il concorso giudicato inutile e sessista. Dopo l'annuncio di Rafnsson hanno iniziato ad inviare le loro candidature. A rccogliere la sfida anche Sigribur Ingibjorg Ingadottir, parlamentare socialdemocratica, che ha annunciato su Facebook ai suoi elettori la partecipazione "ironica" a Miss Islanda. Successivamente molti altri hanno seguito l'esempio iscrivendosi al concorso: pensionate, donne formose e persino uomini. L'organizzazione ha prontamente rettificato le modifiche del regolamento affermando: "È vero che non esistono limitazioni ma restano i paletti "generali" previsti da Miss Mondo, visto che la vincitrice dovrà poi partecipare alla kermesse globale". Di conseguenza le partecipanti devono avere tra i 18 e i 24 anni, non essere sposate e non aver figli.

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