“Mi hanno curato nel modo sbagliato”: oggi è medico e spiega come affrontare l’anoressia
Elizabeth McNaught è una ragazza britannica e di recente è diventata medico. Da adolescente ha sofferto di anoressia ma solo oggi si è resa conto del fatto che i dottori non hanno curato in modo adeguato il suo disturbo. Aveva 14 anni quando, dopo essere andata in ospedale per un controllo di routine, ha scoperto di soffrire di anoressia. All’epoca, imbarazzata dal fatto che i compagni di classe la chiamassero “grassa”, voleva fare qualcosa per essere magra e attraente e ha cominciato a non mangiare.
Una volta riconosciuto il disturbo alimentare, i medici l’hanno subito ricoverata affermando che non poteva muoversi dal letto perché il suo cuore era troppo debole e rischiava di fermarsi da un momento all’altro. Per mesi, la giovane è stata tenuta sotto controllo ma ha costantemente pensato che fosse stata sbagliata la diagnosi. La malattia aveva un tale controllo sulla sua mente che non riusciva a rendersi conto del fatto che non mangiava e beveva nulla per giorni. Addirittura, a volte si rifiutava di lavarsi i denti perché credeva che il dentifricio contenesse delle calorie. La voglia di uscire da quell’ospedale, però, era così forte che l’ha spinta a ricominciare a mangiare e così facendo è tornata lentamente in salute.
Oggi, Elizabeth è un medico e, nonostante sia felice per aver superato quel momento buio, si è resa conto del fatto che la sua anoressia non è stata curata nel modo giusto. Aveva un problema di salute mentale ma tutti i trattamenti che le hanno fatto seguire puntavano solo all’aumento del peso, senza preoccuparsi di risolvere la causa scatenante del problema. La giovane spera che la sua storia possa essere un esempio per tutti quelli che si ritrovano a curare una malattia simile: mentre si agisce sul corpo, è necessario affrontare anche le paure che si vengono a creare nella mente di ogni anoressica.