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“Mi chiamavano dalmata”: oggi si è tatuata la parola “vitiligine” sul braccio

Tiffany Posteraro ha 24 anni e soffre di vitiligine. Da piccola veniva presa in giro, i compagni di scuola la chiamavano dalmata a causa di quelle macchie bianche sulla pelle. Oggi, ha trovato la forza di reagire e si è tatuata sul braccio il nome della sua malattia.
A cura di Valeria Paglionico
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Tiffany Posteraro ha 24 anni, viene da Brooklyn, New York, è cresciuta in Florida e soffre di vitiligine, una malattia della pelle non contagiosa, caratterizzata dalla presenza di macchie bianche sul corpo. I primi segni della patologia sono comparsi quando aveva solo 7 anni e col passare del tempo si sono diffusi su tutto il corpo. Fin da piccola ha dovuto convivere dunque con quelle macchie bianche sul corpo, visto che non è mai esistita nessuna cura per eliminarle.

Per anni è stata costretta ad ascoltare gli insulti e le prese in giro dei suoi compagni di scuola, che le dicevano che non avrebbe mai trovato un ragazzo a causa del suo aspetto. E' proprio per evitare ogni tipo di commento che indossava sempre vestiti accollati e quintali di trucco, addirittura si rifiutava di partecipare alle feste in piscina che molto spesso organizzavano i suoi amici poiché aveva troppa vergogna di farsi vedere in costume. La cosa l’ha fatta soffrire non poco, anche perché a scuola la chiamavano mucca, dalmata, fantasma e nessuno l’ha mai sostenuta nella lotta contro il bullismo.

Oggi, dopo aver partecipato a diversi gruppi di sostegno, è riuscita a superare ogni tipo di trauma e ad accettarsi così com’è. Non ha più paura dei commenti altrui, ma anzi mostra con orgoglio la propria pelle. Addirittura si è tatuata il nome della malattia sul braccio, così da evitare ogni tipo di domanda dalle persone inopportune. Avere la vitiligine l’ha resa una persona migliore: si sente più gentile e matura rispetto ai suoi coetanei e la cosa la rende estremamente fiera di se stessa.

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