Mango: proprietà, benefici e come consumarlo
Il mango è un frutto tropicale originario dell'India che appartiene alla famiglia delle Anacardiacee. L'albero del mango, il Magifera, produce questi squisiti frutti dalla forma ovale e dalla buccia di colore rosso scuro, giallo o verde, in base alla specie, mentre la polpa può essere gialla o arancione, molto profumata e dolce. Il mango è un frutto ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo: contiene molta acqua, fibre, vitamine, sali minerali e carboidrati, ed è utile contro ritenzione idrica, stipsi, stress e non solo. Ma scopriamo di più sulle proprietà del mango, come mangiarlo e consumarlo e quali sono le controindicazioni di questo succoso frutto esotico.
Proprietà e benefici del mango
Il mango è un frutto ricco di minerali, soprattutto calcio, fosforo, magnesio, ferro e potassio, inoltre è un'ottima fonte di vitamina A, ma contiene anche vitamine del gruppo B, vitamina C, E, K e J. Importante poi la presenza del lupeol, un antiossidante prezioso per la salute del colon e del pancreas, e che donerebbe al frutto proprietà antitumorali. Contiene circa 60 kcal per 100 gr di prodotto ed ha molte proprietà nutritive, inoltre è ricco di acqua, il che lo rende il frutto ideale per combattere la ritenzione idrica ma anche la stitichezza. La vitamina A protegge le mucose dell'apparato respiratorio, mentre la vitamina C aiuta le cellule a resistere agli attacchi esterni, inoltre protegge dall'azione dannosa dei radicali liberi, prevenendo così l'invecchiamento, aiuta ad assimilare il ferro, combattendo l'anemia, ed è fondamentale per la sintesi del collagene, che dona elasticità alla nostra pelle. Il mango è anche un frutto energizzante e antistress, aiuta a combattere la stanchezza grazie alla presenza di minerali come potassio e magnesio, che aiutano anche a ridurre la pressione arteriosa: indicato quindi per le persone che soffrono di ipertensione. Il mango contiene anche pectina, una fibra solubile che aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue.
Come consumare il mango
Il mango è un frutto dal sapore dolce e leggermente acidulo e dal profumo inconfondibile. La forma, il colore e la consistenza possono cambiare in base alla varietà e alla specie di appartenenza. In Italia il mango si consuma soprattutto crudo o in versione centrifugato o succo di frutta, ma può essere utilizzato anche per la preparazione di dolci e gelati. Potete mangiare il mango anche per un fresco fuoripasto, magari realizzando un frullato con l'aggiunta di kiwi e yogurt. Per prima cosa è importante lavare il frutto, sbucciarlo e dividerlo in due, eliminando il nocciolo. Potete poi tagliarlo a fettine o a pezzetti e consumarlo come più vi piace. In alcuni paesi, soprattutto dell'Asia, il mango si consuma anche cotto, in tante ricette.
In caso di infiammazioni all'apparato respiratorio, potete utilizzare il mango anche per la preparazione di un decotto dall'azione antinfiammatoria. Prendete la buccia del mango ben lavata, tagliatela a pezzi e lasciatela bollire in acqua per una decina di minuti, filtrate e bevete. Potete consumarlo per una settimana bevendone 2 tazze al giorno.
Usi cosmetici del mango
In cosmesi il mango può essere utilizzato sia in caso di acne, per purificare la pelle: vi basterà applicare la polpa di un mango maturo sulla pelle, lasciando agire per 10 minuti, e sciacquando poi il viso con acqua tiepida. Potete utilizzarlo come trattamento giornaliero. In caso di pelle secca, invece, potete utilizzare il burro di mango, che la rende morbida e vellutata. Sui capelli invece può essere utilizzato come impacco, per combattere secchezza e doppie punte.
Controindicazioni
Se consumato in dosi eccessive, il mango, può provocare diarrea e coliche. Inoltre questo frutto è ricco di zuccheri, deve quindi essere consumato con attenzione da chi è a dieta e non è adatto a chi soffre di diabete. Consumate il mango sempre senza buccia, in quanto quest'ultima potrebbe causare dermatiti allergiche su labbra, gengive e lingua. La buccia del mango potrebbe anche causare dermatite da contatto, nei soggetti predisposti, a causa della presenza del urushiol, un olio che troviamo anche nell'edera velenosa.