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Maccio Capatonda: «Non ho figli, faccio scelte ecosostenibili. Sto lavorando a un nuovo film»

Tutto è cominciato quando la Gialappa’s lo ha portato in tv. Da quel momento gli sketch di Maccio Capatonda sono diventati virali su Youtube, spalancandogli le porte del successo: serie tv, film, radio e per ultimo anche un libro. Questi passaggi della sua carriera li ha raccontati a Fanpage.it, addentrandosi anche nella sua vita privata, dalla storia con Elisabetta Canalis alla sua attuale fidanzata.
A cura di Giusy Dente
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Amanda, Tiffano, Paolo Buonanima, Padre Maronno, Herbert Ballerina, Mariottide, Billy Ballo: sconfinato il mondo dei personaggi creati da Maccio Capatonda. L'attore da poco si è lanciato anche nell'avventura di scrittore, forse l'unica che gli mancava, avendo sperimentato la televisione, i social, il cinema, la radio, le serie tv. Il suo libro si intitola proprio Libro perché, come ha spiegato a Fanpage.it nel suo inconfondibile stile: «Volevo che fosse riconoscibile in libreria, perché molti non sanno cosa sia un libro, quindi ho cercato un titolo che fosse chiaro». Nell'intervista, incalzato dalle numerose domande che gli utenti della rete rivolgono ogni giorno a Google, ha avuto modo di ripercorrere la sua carriera professionale e la sua vita privata, rivelando anche quale delle tante cose realizzate in questi anni non ha mai più rivisto.

«Non ho figli, faccio scelte ecosostenibili»

Attualmente Maccio Capatonda ha una compagna: «Sono fidanzato da 4 anni e mezzo con una ragazza di nome Myriam che amo tantissimo e con cui convivo. Va tutto molto bene, abbiamo due gatti che sono due surrogati di figli. Non pensiamo ai figli, faccio scelte ecosostenibili: penso che il mondo sia sufficientemente ricco di esseri umani». Nel suo passato c'è una storia con un volto molto noto della tv: «Elisabetta Canalis è protagonista di un capitolo del libro, perché con lei ho avuto una storia nel 2013 di due mesi circa e nel libro racconto dei dettagli scabrosi».

«Devo tutto alla Gialappa's»

Era il 2004 quando il pubblico cominciava a scoprire Maccio Capatonda, grazie alla Gialappa's Band: «Sono tre persone in una a cui devo praticamente la mia carriera di comico. Quindi sono molto grato a loro, perché nel 2004 mi hanno catapultato nel loro programma facendomi scoprire la possibilità di fare questo lavoro». Il pubblico si è subito affezionato alle sue atmosfere surreali, quegli universi popolati di personaggi improponibili e assurdi con un legame però sempre profondo con la realtà. Perché le sue storpiature e le sue caricature derivano comunque da spunti che la quotidianità ci mette tristemente davanti ogni giorno. Per esempio, ispirandosi alla peggiore fiction italiana religiosa è nato uno dei suoi personaggi più citati e amati: Padre Maronno. A Fanpage.it ha ricordato: «È nato perché volevo fare la parodia della fiction italiana, quella più brutta possibile sulla Chiesa e quindi mi sono inventato questo che diventa Santo perché gli cade per sbaglio una coperta in testa».

«A 86 anni farò un bel film»

Maccio Capatonda ha all'attivo due film in qualità di attore e regista: Italiano Medio e Omicidio all'italiana. A proposito del primo ha rivelato nel corso dell'intervista: «Non l'ho mai rivisto. Forse è il caso di farlo». Ne ha anche in cantiere un terzo: «Uscirà forse l'anno prossimo. Il film è una cosa molto difficile da fare, penso ci voglia un'abilità notevole e io ci sto poco a poco arrivando. Spero che quando avrò 86 anni saprò fare un bel film». Una delle serie a cui è più legato è invece Mario: «L'ho fatta nel 2012-2013 su MTV ed è andata molto bene, è una serie satirica che non ha mai avuto una fine». Nel frattempo in questo periodo ha portato avanti il progetto di TG Casa 40ena, un format nato in tempo di pandemia: «Il Covid non l'ho avuto, ma ha generato in me un senso di claustrofobia che a sua volta ha generato il format. Racconta le mie vicende chiuso dentro casa fatte come fossero un telegiornale. È girato interamente col mio telefonino».

«Gli auguro tutto il male possibile»

Spesso nei video di Maccio Capatonda ricorre il personaggio di Herbert Ballerina, visto per la prima volta nel trailer di L'uomo che usciva la gente: «Se non ci fosse stato quel trailer a quest'ora starebbe facendo il tassista». A proposito del collega, nell'intervista ha ricordato di averlo conosciuto nel 2007, quando si presentò per lavorare come aiutante: «Poi si scoprì avere una faccia da idiota, quindi venne catapultato nel mondo della televisione e dei miei video. È diventato molto bravo, è passato da cretino a scemo e da scemo a cretino e poi è diventato comico». Lo ha definito: «La mia spalla sinistra, un po' dolorante attualmente, visto che io ci siamo separati. Io sono venuto a vivere a Roma e lui è voluto rimanere a Milano». Questa separazione non deve averla presa molto bene, visto che ha concluso scherzando: «Gli auguro tutto il male possibile».

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