Lodovica Comello: “Mamme, è normale chiedere aiuto: non facciamo a gara a chi è più forte”
Per come la vede lei, la gravidanza si compone di tre fasi fondamentali: "Infornamento, cottura e impiattamento". Con questo spirito giocoso e dissacrante l'attrice e conduttrice tv Lodovica Comello, 30 anni, racconta la sua prima gravidanza in un podcast dal titolo "L'Asciugona", poi diventato un libro edito da Sperling & Kupfer. Si parte dal fatidico test fatto con il marito Tomas Goldschmidt e si arriva alla nascita di Teo, avvenuta lo scorso marzo in piena pandemia. In mezzo ci sono molti "gravidrammi", molta gioia, molte discussioni sulla scelta del nome e molte rinunce, dal prosciutto crudo alla possibilità di seguire Bruce Springsteen in tour, un giorno. Ma soprattutto c'è la volontà di raccontare l'esperienza della maternità in modo onesto: è vero che il parto è un momento bellissimo e magico, ma richiede anche uno sforzo sovrumano al corpo. "Quando una donna partorisce non ci piove sul fatto che sia felice – spiega Lodovica Comello intervistata da Fanpage.it – ma non ci piove nemmeno sul fatto che stia attraversando una fase di grandi scombussolamenti".
"Si pensa ancora che essere madri sia il massimo per una donna"
La maternità viene spesso dipinta come un momento di assoluta felicità e delizia per una donna. Accanto alla gioia però c'è anche l'aspetto della fatica fisica del corpo che cambia, del dolore del parto, dell'incertezza e della paura. Tutti aspetti che spesso, sottolinea Lodovica Comello, vengono taciuti. "C'è ancora questa concezione comune che la nascita di un figlio coincida per forza con il momento più gioioso della tua vita – spiega – Quindi non sta bene dire le proprie sensazioni fuori dai denti". Da qui nasce l'idea del podcast "L'Asciugona", prodotto da Dopcast e registrato nell'ultimo mese di gravidanza (mentre l'Italia intera era in lockdown) per condividere tutto, ma proprio tutto, ciò che le passava per la testa. La parola "Asciugona" infatti in milanese indica una persona prolissa, che riempie di chiacchiere chi lo ascolta. "Se è vero che in tante diventiamo mamme, è anche vero che in pochissime ti dicono la verità su quello che ti aspetta – esordisce nella prima puntata – Tutte ti dicono sarà bellissimo ma nessuna ti confessa tutte le sofferenze e le rinunce che dovrai affrontare". Nei primi mesi di gravidanza, tra le nausee e la stanchezza costante, Lodovica era impegnata con Italia's Got Talent e si è trovata a dover conciliare maternità e lavoro: "La mia esperienza è stata positiva, ho trovato molto supporto intorno a me. La pressione me la mettevo io da sola, che avevo paura di non essere più appetibile per dei lavori".
Pelle radiosa e appetito sessuale: le leggende metropolitane
Premessa: ogni gravidanza è unica e ogni donna è diversa. Proprio per questo alcuni luoghi comuni lasciano il tempo che trovano, come il fatto di diventare all'improvviso bellissime e radiose. "Io sembravo Voldermort – confessa candidamente Lodovica – specialmente all'inizio ero coperta dai brufoli e avevo le occhiaie, ero sfinita". Questo ritratto tutte rose e fiori della gravidanza è una genuina mistificazione della realtà: accanto alle tante sensazioni positive ci sono infatti anche quelle negative come la paura, il senso di sopraffazione e di inadeguatezza. "Nei racconti vengono sempre omesse perché c'è questa gara a chi sia più la mamma più Highlander". Altro mito da sfatare: l'aumento del desiderio sessuale. Quello che è vero, invece, è l'altalena emotiva costante dovuta agli ormoni: "Non pensavo che si potesse piangere per qualsiasi cosa, poi l'ho provato sul mio corpo". Per non parlare poi delle rinunce: Lodovica Comello è nata a San Daniele del Friuli, una città in cui "le prime parole dei bambini sono mamma e grappa, ma prima grappa", racconta nel podcast. Immaginate la sofferenza di chi, nata sotto i prosciutti appesi, ha dovuto rinunciare per nove mesi agli insaccati per evitare la toxoplasmosi, malattia trasmessa da un batterio presente nella carne cruda.
"Mamme, non sentitevi inadeguate: lasciatevi aiutare"
La carne, il caffé, la noce moscata, l'attività sportiva: ognuno ha una precisa opinione su cosa faccia bene o faccia male alle donne incinta. Non solo: deve assolutamente condividere questa opinione con le dirette interessate. Ma tutti questi consigli dati in buona fede, spiega la giovane conduttrice tv, rischiano di far sentire le future mamme inadeguate. "Chi c'è già passato ha trovato il suo metodo e crede che sia universale: io ho avuto tanti consigli non richiesti che andavano veramente dalla A alla Z". Lodovica ne lancia uno solo: "Mamme e future mamme, fatevi aiutare. Anche se pensate di essere in grado di gestire tutto, un aiutino non guasta mai". Quello della supermamma, insomma, è solo uno stereotipo: si può essere stanche, si può essere spaventate, ci si può sentire insicure. Per questo è importante parlarne con sincerità: una mamma che chiede aiuto non è una mamma meno in gamba, è solo una mamma umana.