Liu Jo fa causa a Kendall Jenner: il brand chiede 1,8 milioni di risarcimento
Kendall Jenner è finita in tribunale: a detta del magazine TMZ, a farle causa sarebbe stato il brand italiano Liu Jo, che non avrebbe esitato ad accusarla di inadempimento contrattuale. La sorella di Kim Kardashian era stata scelta come testimonial del marchio ma, nonostante avesse firmato un accordo da oltre 1,5 milioni di dollari (quasi 1,3 milioni di euro), non si sarebbe presentata a tutti gli shooting fotografici, creando non poche difficoltà nella campagna pubblicitaria. Ora la modella sarà costretta a pagare un risarcimento da capogiro, anche se i suoi legali avrebbero già definito la denuncia "priva di senso".
Kendall Jenner non si sarebbe presentata allo shooting
All'inizio del 2019 Kendall Jenner aveva accettato di diventare il nuovo volto di Liu Jo. Come indicato all'interno di un contratto firmato dalla modella in persona, quest'ultima avrebbe dovuto prendere parte a due servizi fotografici, il primo per la campagna Primavera/Estate 2020, il secondo per l'Autunno/Inverno 2020-21. La top si è presentata alla prima sessione a febbraio 2020, ricevendo il compenso previsto di 1,3 milioni di dollari (circa 1 milione di euro), ma successivamente, complice la pandemia, ha fatto "perdere le sue tracce", non partecipando al secondo shooting. L'azienda le avrebbe offerto un compromesso posticipando tutto all'autunno 2020 ma la top avrebbe continuato a rifiutare ogni tipo di proposta.
La denuncia di Liu Jo
Liu Jo ha dunque citato la Jenner in giudizio, chiedendole un risarcimento di 1,8 milioni di dollari (1,5 milioni di euro), ovvero 300.000 dollari in più rispetto al compenso residuo previsto. Kendall non ha esitato a far intervenire i suoi legali sulla questione, tanto che sono stati proprio questi ultimi a rilasciare delle dichiarazioni ai media americani. Le loro parole sono state: "Questa denuncia non ha senso. La Society Management, in rappresentanza di Kendall Jenner, ha più volte offerto a Liu Jo delle date e delle location alternative per rispettare un accordo che è stato rinviato forzatamente a causa della pandemia. Lo staff di Liu-Jo non sta collaborando, la nostra assistita ha più volte tentato di portare a termine i suoi impegni".