Le vedove sono più felici delle donne sposate: la morte del coniuge le rende forti

Portare avanti un matrimonio non è semplice e capita più spesso di quanto si creda di sentirsi frustrati e stressati a causa della propria relazione. Tra liti familiari, faccende domestiche da sbrigare e problemi economici, l’amore e la passione che caratterizzava i primi tempi viene completamente dimenticata. E’ proprio per questo che, nel momento in cui le donne rimangono vedove, vivono meglio.

A dimostrarlo, uno studio condotto dal dipartimento di Geriatria dell’Università di Padova, pubblicato sul “Journal of Women Health”, secondo il quale esiste una enorme differenza tra vedove e donne sposate. Sono state analizzate per quattro anni e mezzo le abitudini quotidiane di un gruppo di over 65 sposati, non sposati e vedovi ed i risultati sono stati chiari. Le donne rimaste senza marito si ritrovano con meno responsabilità familiari e nessuno di cui prendersi cura quotidianamente, tutte cose che le fanno sentire più libere e sollevate.

A differenza del sesso maschile, che non svolge nessuna menzione casalinga e che, quando la moglie viene a mancare, si sente perso e spaesato, tanto da arrivare a perdere peso e a sentirsi senza energie, le donne riescono invece a vivere la vecchiaia con serenità. Le vedove, in particolare, si dimostrano le più forti, hanno meno ansie e preoccupazioni, sconfiggono debolezza e depressione e vivono dunque più a lungo. Una delle cose che più le rende vive? I legami con gli altri membri della famiglia. Anche se secondo il luogo comune hanno un ruolo secondario nella società, in anni e anni di matrimonio sono riuscite a curare i loro rapporti sociali.