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Le regole sono regole: anche la royal family entra ad Ascot solo con la targhetta di riconoscimento

Durante il Royal Ascot, il famoso evento ippico inglese, i membri della royal family devono necessariamente rendersi riconoscibili attraverso una targhetta coi loro nomi appuntata in petto. Solo così ne viene consentito l’accesso all’esclusivo Royal Box.
A cura di Giusy Dente
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principessa Anna al Royal Ascot 2015 e sua figlia Zara al Royal Ascot 2021
principessa Anna al Royal Ascot 2015 e sua figlia Zara al Royal Ascot 2021

Le regole sono regole e valgono anche per i membri della royal family! Benché non abbiano certo bisogno di presentazioni e siano decisamente riconoscibili, dai sudditi ma anche fuori ai confini londinesi, sono tutti tenuti a palesare chiaramente la loro identità al Royal Ascot. La famosa corsa è un appuntamento imperdibile per gli appassionati di ippica, la regina in primis, che non ha quasi mai mancato la ricorrenza. Ma lei a differenza degli altri membri della famiglia non ha mai rispettato l'obbligo della targhetta col nome appuntata all'abito.

È il momento del Royal Ascot

Il Royal Ascot è una corsa ippica di lunga tradizione, amatissima anche dalla regina Elisabetta che è una grande appassionata di cavalli. In quasi 70 anni di regno, la sovrana è sempre stata presente con un’unica eccezione. L’anno scorso, infatti, a causa della pandemia e dell’emergenza sanitaria Elisabetta ha seguito l’appuntamento dal castello di Windsor, dove è rimasta per mesi isolata assieme al principe Filippo, per questioni di sicurezza. L’appuntamento si è svolto per la prima volta a porte chiuse, senza l’abituale sfilata degli ospiti, soliti presenziare all’evento con un abbigliamento curassimo nei minimi dettagli. Una vera e propria parata di stile, insomma, in un tripudio di colori. L'edizione 2021 è stata inaugurata da Carlo e Camilla, mentre Elisabetta non ha preso parte alla prima giornata. Questi sono giorni frenetici per lei, che è tornata a pieno ritmo ai suoi impegni dopo la pandemia e soprattutto dopo il lutto per la morte del principe Filippo. È stata presenta al G7 e sicuramente nei prossimi giorni si farà vedere all’ippodromo di Berkshire, che dato il momento ancora delicato ha aperto le sue porte a un numero minore di spettatori.

Zara Phillips e il marito Mike Tindall, Royal Ascot 2021
Zara Phillips e il marito Mike Tindall, Royal Ascot 2021

La regola ferrea del Royal Ascot

Il Royal Ascot è l'appuntamento ippico più glamour che ci sia nel Regno Unito, occasione dove sfoggiare i proprio outfit migliori: il vero must è il cappello, accessorio che per l'occasione deve essere più originale possibile, così da non passare assolutamente inosservati e spiccare in quanto a stile ed eleganza. Un’altra tradizione del torneo ippico che tutti sono tenuti a rispettare, ma proprio tutti, riguarda la propria identificazione quando si entra all’ippodromo. Il pubblico è tenuto a portare sul petto una targhetta col proprio nome e questo vale anche per i reali, che certamente non ne avrebbero bisogno.

principessa Anna, Royal Ascot 2014
principessa Anna, Royal Ascot 2014

Poche volte si sono sottratti a questo obbligo, per esempio il giorno dell’inaugurazione né Carlo né Camilla ce l’avevano quando hanno consegnato il trofeo. Il distintivo era invece regolarmente appuntato sugli abiti del principe Edoardo, della principessa Anna, di sua figlia Zara. Per quanto riguarda la regina, lei è l’unica che non lo indossa, ma è uno strappo alla regola che certamente non infastidisce nessuno!

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