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Le donne sono più forti degli uomini: il segreto è nel sistema immunitario

Il sistema immunitario delle donne è più agile, scattante e anche più irascibile rispetto a quello degli uomini. Il professor Carlo Selmi, responsabile di Reumatologia e Immunologia Clinica dell’Istituto Humanitas, spiega quali sono i motivi scientifici per cui il genere femminile è più forte e resistente di quello maschile.
Intervista a Prof. Carlo Selmi
Responsabile di Reumatologia e Immunologia Clinica dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas e docente di Humanitas University
A cura di Francesca Parlato
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C'è ancora qualcuno che lo chiama sesso debole. E se non ci riesce la cultura a estirpare l'idea per cui le donne sono inferiori agli uomini, ci dovrà riuscire la scienza. Secondo delle recentissime ricerche possiamo dare ormai per assodato che il sistema immunitario delle donne è superiore a quello maschile. "Ci sono due osservazioni cliniche che ce lo fanno pensare – ha spiegato a Fanpage.it il professor Carlo Selmi, responsabile di Reumatologia e Immunologia Clinica dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas, docente di Humanitas University e autore di ‘Fortissime per natura' saggio sulle differenze tra il sistema immunitario femminile e maschile, edito da Piemme – La prima riguarda il fatto che le donne sviluppano infezioni in maniera meno grave rispetto agli uomini, e lo abbiamo visto proprio recentemente anche con il Coronavirus. E poi dall'altra parte vediamo che le malattie autoimmuni sono molto più frequenti nelle donne che negli uomini. Pensiamo all'artrite reumatoide che colpisce nell'80% dei casi donne, oppure al lupus che arriva addirittura al 90%". 

Il sistema immunitario delle donne: più scattante e agile

Agile, scattante e anche irascibile. Sono tre aggettivi che ben descrivono il sistema immunitario femminile. "Ormai la ricerca ha ampiamente dimostrato che nelle donne sia l'immunità innata che quella acquisita, è più efficiente che nell'uomo. I neutrofili e i macrofagi, che fanno parte dell'immunità innata, e che hanno il compito di distruggere gli organismi estranei, sono più reattivi nelle donne, e anche le cellule dendritiche che fanno da collegamento tra immunità innata e acquisita, sono più scattanti e anche più irascibili. Un altro esempio lampante ce lo fornisce il modo, decisamente migliore, in cui le donne rispondono ai vaccini". È anche per questo motivo che le donne sono maggiormente esposte al rischio di contrarre patologie autoimmuni: la linea di difesa, sempre pronta a scattare, a volte rischia di reagire in maniera eccessiva a stimoli innocui scatenando questo tipo di patologie.

Tutto dipende dai cromosomi

Sappiamo che in un organismo sano ogni cellula possiede 46 cromosomi: 22 coppie identiche sia per l'uomo che per la donna e una coppia di cromosomi che definisce il sesso, per questo motivo definiti cromosomi sessuali. Nella donna, la ventitreesima coppia è formata da due cromosomi XX, nell'uomo invece dalla coppia XY. Ed è proprio sul cromosoma X che risiederebbe il segreto del sistema immunitario femminile: "Molti dei geni presenti sul cromosoma X influenzano il sistema immunitario – ha chiarito il professor Selmi –E visto che la donna ha una coppia di cromosomi XX vuol dire che in alcuni casi ha il doppio di questi geni rispetto all'uomo".

Gravidanza e menopausa: il ruolo degli estrogeni

Gli estrogeni svolgono sicuramente un ruolo di primo piano sul sistema immunitario: "La gravidanza indica bene il ruolo degli organi sessuali sulle difese. L'alto livello di estrogeni ha infatti un effetto modulatorio sul sistema immunitario particolarmente importante, tanto che la maggior parte delle malattie autoimmuni ha sicuramente un miglioramento durante la gravidanza. Ad esempio nel caso dell'artrite reumatoide si può ridurre fino anche a sospendere la terapia farmacologica. Purtroppo l'effetto però è solo temporaneo e dopo il parto si verifica quasi sempre una riaccensione della malattia". Con l'arrivo della menopausa, con il crollo del livello di estrogeni, il sistema immunitario femminile si mette in pari con quello maschile: "Pensiamo alla gotta – spiega il professor Selmi – Si tratta di una malattia infiammatoria su base metabolica tipicamente maschile: è virtualmente impossibile che si presenti in una donna prima della menopausa. Ma nel momento in cui la donna entra in menopausa, le possibilità di contrarre questa patologia sono identiche per entrambi i generi".

I nemici del sistema immunitario

Oltre il genere e il corredo genetico che ci portiamo dietro ci sono alcuni fattori che influenzano il sistema immunitario e uno di questi è proprio l'alimentazione. "Ad oggi sappiamo che la dieta può influenzare alcune malattie. Ma non sappiamo quali sono i cibi che fanno bene o che fanno male. Quello che sappiamo è che sovrappeso e obesità sono ottimi amici dell'infiammazione e quindi nemici della salute del sistema immunitario. E sappiamo anche che il microbioma intestinale può influenzare il nostro sistema immunitario, infatti malattie autoimmuni o infiammatorie croniche si associano proprio a un cambiamento della formazione del microbioma. Per questo motivo è bene nutrirlo attraverso un'alimentazione varia e equilibrata, ricca di frutta e verdura fresca e povera di grassi animali". E poi c'è l'immunosenescenza: "È il processo di invecchiamento del sistema immunitario, il motivo per cui gli anziani rispondono peggio ai vaccini. Un processo comune a uomini e donne". Ma ben più pericolose sono le immunodeficienze: "Possono essere scatenate da infezioni o infiammazioni croniche e creano una lacuna nella nostra difesa". Infine la sedentarietà, acerrima nemica del sistema immunitario: "Il movimento è indispensabile, cerchiamo di svolgere regolarmente almeno 30 minuti al giorno di attività fisica: ci protegge da patologie come il cancro o il diabete e inoltre la riduzione dell'adipe ci protegge dall'infiammazione". Anche la menopausa potrebbe essere considerata un nemico, perché la carenza di estrogeni espone le donne ad alcune patologie. Ma ciononostante le donne sia in età fertile che con l'invecchiamento detengono il primato del sistema immunitario. C'è ancora qualcuno che lo chiama sesso debole?

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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