Le donne lavorano meglio al caldo, a confermarlo è la scienza, inizia la battaglia per il termostato
L'estate si avvicina e il caldo inizia a farsi sentire, con l'arrivo della bella stagione comincia la battaglia per il termostato nell'ambiente di lavoro. A voler alzare la temperatura negli uffici non sono più solo le persone che soffrono maggiormente il freddo, ma c'è uno studio condotto in Germania che rivela quanto le donne siano più produttive ad alte temperature. La ricerca condotta da due docenti Tom Chang dell'Usc Marshall School of Business di Los Angeles e Agne Kajackaite del Wzb Berlin Social Center ha coinvolto più di 500 studenti con una media d'età di 24 anni, a cui sono stati sottoposti test in matematica, lessico e domande di logica. L'ambiente circostante raggiungeva tra i 16°C e 32°C, mentre le donne rispondevano positivamente al test con l'aumentare delle temperature, gli uomini, al contrario, erano stressati e deconcentrati e rispondevano meglio a temperature basse.
Temperature più alte per produrre di più al lavoro
Lo studio condotto in un laboratorio a Berlino è stato pubblicato il 22 maggio sulla rivista scientifica Plos One, per la prima volta è stata certificata la corrispondenza tra processo cognitivo e cambiamento di temperatura, già altre ricerche avevano confermato che le donne preferiscono lavorare in un ambiente caldo e confortevole ma nulla era stato provato a livello scientifico. In tutti i Paesi c'è uno standard di temperatura del termostato da rispettare, in Italia è di minimo 24°C ma lo studio tedesco propende per l'aumento della condizione termica. La battaglia per l'aria condizionata che ogni anno interessa i lavoratori non è più solo una questione di comfort ma influenza il rendimento sul lavoro, ogni datore dovrebbe interessarsi maggiormente alla questione se vuole che i suoi dipendenti siano sempre attivi e produttivi. "L'aumento delle prestazioni è in parte dovuto a un aumento degli sforzi. Allo stesso modo, la diminuzione delle prestazioni cognitive maschili è parzialmente determinata da una diminuzione dello sforzo osservabile", hanno affermato gli autori della ricerca. Lo studio di Tom Chang e Agne Kajackaite non garantisce che tutte le donne lavorino meglio ad alte temperature e che gli uomini invece preferiscano lavorare al freddo ma i risultati rendono più seria la battaglia per il termostato, bisognerà continuare a fare ricerche e studiare il fenomeno per capire quanto la temperatura influisca sulla nostra capacità di produrre.