Le “donne giraffa”: il collo allungato dagli anelli di ottone è simbolo di bellezza
Le donne dello stato di Kayah, nella parte orientale della Birmania, sono famose in tutto il mondo come le “donne giraffa” poiché portano degli anelli di ottone al collo, capaci di allungarlo. Questi, infatti, spingono verso il basso i muscoli intorno alla clavicola, comprimendo la gabbia toracica e deformando così tanto le nervature da rendere il collo più lungo. Secondo la cultura del paese, un dettaglio estetico simile può essere considerato un simbolo di bellezza ed è proprio per questo che fin da ragazzine le donne cominciano a indossare gli anelli di ottone.
Dmytro Gilitukha, un fotografo ucraino di 28 anni, ha deciso di immortalare in alcuni scatti lo splendore e la diversità della cultura delle “donne giraffa”, approfittando del fatto che lo stato di Kayah è stato riaperto ai turisti nel 2014. “Gli anelli al collo danno un’illusione ottica. Alcune persone pensano che, senza anelli, il collo si spezzerebbe ma non è così. Se non si portano per tre settimane, il collo ritorna normale”, ha spiegato Dmytro che, attraverso le sue immagini, ha voluto offrire uno sguardo sulla vita quotidiana delle donne del Kayan. Attraverso il suo viaggio, ha capito che il motivo per cui il sesso femminile si sottopone ad una pratica simile ha origini molto antiche. Da sempre, le donne sono rimaste a casa mentre gli uomini andavano a caccia e, per proteggersi dagli animali selvatici, erano quasi costrette a indossare quegli anelli poiché, in questo modo, non sarebbero state morse.
Oggi, però, si tratta solo di una questione culturale: le donne giraffa vogliono differenziarsi da altre minoranze, affermando la loro posizione sociale proprio con questi accessori. Ciò che lascia senza parole, guardando le foto, è in fatto che in quella parte del mondo non si sente affatto la necessità di adeguarsi agli standard di bellezza accettati nel mondo occidentale. Per le donne del Kayah sono gli anelli di ottone a rendere attraente una persona.