La segretaria, un lavoro che le donne non fanno più
Negli anni '60 e nel periodo dell'emancipazione femminile il lavoro di segretaria ha avuto un immenso successo. Molte donne consideravano questa figura professionale quasi come un sogno, un ruolo importante in grado di farle uscire dal focolare domestico e capace di offrire una possibilità di carriera. Nella società maschilista del passato quello della segretaria era uno dei pochi lavori "concessi" alle donne ed era visto come un trampolino di lancio, un simbolo del riscatto femminile. In molti casi lo stretto legame tra la segretaria e il datore di lavoro si trasformava in qualcosa di più, portando alla nascita di un amore che poteva condurre addirittura al matrimonio.
Un mestiere in via d'estinzione? – Oggi sembra che tale ruolo stia scomparendo o, probabilmente, si sia trasformato in qualcosa di differente e più articolato. Nella maggior parte dei casi la segretaria è stata sostituita da una nuova figura professionale, quella dell'assistente personale, capace di essere sempre al fianco del proprio capo per risolvere tutti i problemi quotidiani, un ruolo spesso stancante molto simile a quello intrapreso dalla protagonista del film "Il Diavolo Veste Prada". Spesso però i manager delle compagnie scelgono di gestire tutto da soli sostituendo la segretaria con le infinite potenzialità della tecnologia moderna, in grado di risolvere tutti i problemi. I nuovi boss divengono dunque più indipendenti, gestiscono da soli la propria agenda fissando appuntamenti, gestendo il personale e la contabilità.
La figura della segretaria nel cinema – Forse oggi quella della segretaria non è più una figura principale ma in passato ha avuto un ruolo importante e a suo modo affascinante, basti pensare alle star, come Marilyn Monroe e Katharine Hepburn, che sul grande schermo hanno interpretato questo ruolo in alcuni film degli anni '50 o, arrivando ai giorni nostri, a film come "Secretary" in cui Maggie Gyllenhaal interpreta un'assistente decisamente audace e in grado di soddisfare ogni richiesta del proprio capo. Anche nella vita reale si sprecano le figure di donne che hanno contribuito con il loro lavoro alla carriera di grandi politici, basti pensare a Vincenza Enea, segretaria di Giulio Andreotti, oppure a Pierangela Bozzi assistente di Enzo Biagi. Forse oggi tale ruolo sta pian paino scomparendo, soppiantato dalle nuove tecnologie o da figure professionali differenti, ma resterà ben vivido nell'immaginario colletivo ancora a lungo.