La ribellione di Amy Schumer: “Non sono grassa, non chiamatemi plus-size”

Amy Schumer ha 34 anni, è una comica, attrice e sceneggiatrice statunitense ed è stata inclusa in una lista di star plus-size dalla rivista “Glamour”. Accanto a lei Melissa McCarthy, Adele, Ashley Graham, delle donne che hanno rivoluzionato il mondo dello spettacolo e della moda e che hanno fatto scalpore per il loro aspetto curvy.
Amy, però, non è stata particolarmente felice di essere inclusa in questa categoria. Innanzitutto, nessuno le ha comunicato la cosa. Oltre alle foto, è stata utilizzata anche un’intervista che lei stessa ha rilasciato nel 2015 senza alcun tipo di autorizzazione. Come se non bastasse, anche se non vanta una forma fisica perfetta, ritiene che definire il suo corpo “plus-size” sia assolutamente sbagliato. Far credere alle giovani lettrici che a partire dalla taglia 44 si possa parlare di fisicità curvy è qualcosa di malsano. La decisione di includere Amy tra le star plus-size è stata presa da Leah DeGrazia, l’autrice del pezzo che ha considerato la comica una delle principali fonti d’ispirazione dell’universo curvy.
Ciò che fa arrabbiare Amy non è tanto essere affiancata a delle celebrities belle e sensuali, quanto piuttosto il messaggio sbagliato che si invia al pubblico. Includere le rappresentanti del sesso femminile in una precisa categoria in base al loro peso non può essere definito glamour. Le donne non possono essere considerate delle fonti d'ispirazione solo perché portano una taglia superiore alla 42 o perché sono più formose delle modelle che sfilano in passerella, ma devono diventare dei modelli da seguire per loro parole, per i loro discorsi. La reazione dei portavoce della rivista è stata molto rispettosa: si sono scusati se quella “etichetta” abbia offesa in qualche modo l’attrice.