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La pasta non fa ingrassare: lo dice la scienza

La pasta è il vostro piatto preferito ma non la mangiate mai per paura di ingrassare? Per voi sono finalmente arrivate delle buone notizie: secondo un recente studio americano, i carboidrati contenuti in questo alimento non mettono a rischio la linea come abbiamo sempre pensato.
A cura di Valeria Paglionico
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Chi non vorrebbe mangiare un bel piatto di pasta tutti i giorni senza avere paura di ingrassare? Finalmente sono arrivate delle buone notizie per gli amanti dell'alimento simbolo del nostro paese: i carboidrati contenuti in spaghetti, penne, ziti, fusilli e tutte le tipologie di pasta non mettono a rischio la linea ma, anzi, sarebbero capaci di far perdere anche qualche chilo. L'unica regola da seguire per evitare di mettere su peso? Consumarli in associazione a una dieta a basso indice glicemico.

Perché i carboidrati contenuti nella pasta non fanno ingrassare?

Secondo uno studio condotto presso il St. Michael's Hospital di Toronto e pubblicato su "BMJ Open", la pasta non farebbe ingrassare poiché, a differenza degli altri carboidrati raffinati che vengono rapidamente assorbiti nel flusso sanguigno, avrebbe un basso indice glicemico. In particolare, sono state condotte alcune analisi su 2.500 persone e i risultati sono stati chiari: quelli che avevano mangiato pasta piuttosto che altri carboidrati non solo avevano bassi livelli di zucchero nel sangue ma erano riusciti anche a perdere mezzo chilo in 12 settimane. "Lo studio ha rilevato che la pasta non ha contribuito all'aumento di peso o del grasso corporeo. In realtà l'analisi ha mostrato una leggera perdita di peso, quindi, contrariamente alle preoccupazioni, forse la pasta può essere parte di una dieta sana come quella a basso indice glicemico", ha dichiarato John Sievenpiper, il principale autore della ricerca. Insomma, la pasta, il piatto più amato dagli italiani, non avrebbe dunque alcun effetto negativo sulla propria linea, a patto che venga consumata insieme ad altri alimenti a basso indice glicemico. A questo punto sarà necessario condurre ulteriori studi per capire se la pasta potrà essere mangiata anche in altri tipi di diete senza influire sul peso.

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