La modella posa con la croce come Gesù: il brand di bikini scatena l’ira dei cristiani
Un marchio svizzero di bikini, chiamato Ta-Bou, è finito di recente sotto accusa per aver ironizzato sulla religione cristiana. Per celebrare il suo trentottesimo anno di attività, ha realizzato dei manifesti pubblicitari con su una procace modella in costume da bagno che sorride tenendo con la mano una croce di legno e con sotto una scritta che fa riferimento al fatto che il brand ha vissuto più a lungo di Gesù.
Quest’ultimo aveva solo 33 anni quando è stato giustiziato sulla croce e, di conseguenza, i 38 anni del marchio possono essere considerati un traguardo di tutto rispetto in confronto alla breve durata della sua vita. I cristiani non hanno però apprezzano l’ironica pubblicità, soprattutto perché Gesù non ha cessato di esistere dopo i suoi 33 anni. Ciò che viene contestato è il fatto che si sarebbe potuto fare riferimento a molti altri personaggi storici morti giovani, come ad esempio Alessandro Magno, che ha perso la vita a 32 anni, ma invece è stato usato Gesù in forma di provocazione, così da far scatenare l’opinione pubblica e da rendere la campagna di marketing più efficace.
Non è la prima volta che il brand finisce al centro delle polemiche, già nel 2003 era stato accusato di sessismo dopo aver lanciato una foto che ritraeva una donna in bichini con le gambe aperte. Ta-Bou è un’azienda a gestione familiare, il suo capo, Gianni De Nicola, ha affermato di non sentirsi in colpa per il manifesto realizzato. Non era sua intenzione entrare in polemica con la religione, il suo obiettivo era solo festeggiare i 38 anni di attività.