La giacca non è più obbligatoria nei ristoranti stellati: così il Covid ha cambiato il dress code
Il lockdown ha stravolto moltissime abitudini: una, forse la più evidente, è il ritorno all'abbigliamento casual e comodo anche ora che si può uscire di nuovo. Perfino i ristoranti stellati negli Stati Uniti hanno dovuto cedere e hanno eliminato l'obbligo di indossare la giacca a tavola. Fino a prima della pandemia, infatti, molti ristoranti con le stelle Michelin chiedevano ai propri clienti un abbigliamento formale per cenare al tavolo, ma ora le regole sono cambiate. Perfino il prestigioso ristorante Le Bernardin di New York – tre stelle Michelin – si è arreso: è la fine di un'epoca?
Perché i ristoranti che hanno tolto l'obbligo della giacca
Per non dover rimandare indietro i molti turisti sbigottiti in maniche di camicia, il ristorante Le Bernardin aveva una serie di giacche da dare "in prestito" per il tempo della cena. Le nuove norma igieniche però rendevano questa pratica impossibile: come spiega il Wall Street Journal, i camerieri avrebbero dovuto avvicinarsi troppo ai clienti e disinfettare tutte le giacche prima di riporle. Così, dopo 35 anni di onorata tradizione, si è deciso semplicemente di farne a meno. Le Bernardin non è l'unico ristorante ad aver adottato un approccio più rilassato: La Grenouille, storico indirizzo di Manhattan, ha continuato a chiedere a chiedere la giacca per chi cena all'interno, mentre chi cena fuori può vestirsi come desidera. Anche Galatoire's, un elegante ristorante di New Orleans, ha scelto la stessa strada: niente più giacche in prestito. Chi arriva in camicia viene condotto in una sala da pranzo separata, più "informale".
Nel 2021 ha ancora senso il dress code?
Il Covid forse ha dato il colpo di grazia alle regole di abbigliamento formale, ma da molto tempo la moda e i gusti dei clienti viravano ormai decisamente verso il casual. Il caso dei ristoranti stellati ha sollevato un tema molto vasto: nel 2021 hanno ancora senso le regole di dress code? I ristoratori si sono divisi in due scuole di pensiero: da una parte c'è chi difende un'idea di decoro e di eleganza a tutto tondo. Se i piatti e la location sono curate nei minimi dettagli, perché non dovrebbero esserlo anche i clienti? Dall'altra c'è chi mette la comodità del cliente al primo posto. In ogni caso, si può sempre cambiare ristorante.