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L’avere fiducia in se stesse non dipende da un taglio di capelli

Una modella australiana di 19 anni decide di rasarsi i capelli e sul web si scatenano numerosi commenti che la vogliono malata di cancro. Stefania, attraverso un video messaggio, vuole smentire uno stupido luogo comune che vede la donna con i capelli rasati portatrice di una malattia e sottolinea che bisogna sempre avere fiducia in se stesse, a prescindere da quanto sia lunga o corta la propria chioma.
A cura di Redazione Donna
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Stefania Ferrario è una modella di diciannove anni australiana che ha sempre avuto il vezzo di portare i capelli lunghi. Circa un anno fa decide di rasare a zero la sua folta chioma e immediatamente, su internet, in particolar modo su facebook, iniziano a circolare le immagini della modella con il nuovo taglio con accanto la serie di commenti che le attribuivano di essere malata, motivo per cui avrebbe perso i capelli. Stanca di essere additata portatrice di una malattia che non ha, decide di sconfessare quanto affermato dai media caricando un video su youtube in cui dichiara al mondo di godere fortunatamente di ottima salute e spiegando che il motivo che l’ha spinta a cambiare look è stato, semplicemente, di voler versare il ricavato al fondo di ricerca contro il cancro, l’Australian Cancer Council. Il video prosegue con un appello lanciato dalla modella a tutte le ragazze della sua età in cui sottolinea che la femminilità o la fiducia in se stesse non deriva dall’avere o meno capelli lunghi e lisci.

Cosa vuol dire  tagliare i capelli per una donna? Uno dei motivi più comuni potrebbe essere voglia di cambiamento o il voler seguire una moda. Ma qualcuno può, infondatamente, trovare un motivo per additare a chi li porta una malattia, creando solamente rumors. Come nel caso di Stefania. Il modo di portare i capelli, o le parrucche, è da sempre non soltanto un aspetto della personalità ma anche spesso un elemento culturale distintivo del sesso, dell’etnia, del gruppo sociale, della casta, della funzione e spessissimo dello stato d’animo di una persona: basti pensare all’uso di portare i capelli lunghi in certe culture, ai capelli cortissimi dei militari, ai parrucchini europei del diciottesimo secolo o a quelli usati dai magistrati britannici, alla moda dei famosissimi capelloni degli anni sessanta che sono stati segno di carattere, di appartenenza, di diversità e di unicità.

Osare, come spiega la modella alle ragazze a cui si rivolge, non vuol dire perdere stima, quindi non sarà certo un taglio di capelli azzardato a far perdere la fiducia in se stesse.

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