Kriti, la donna che a 29 anni ha già salvato 900 bambine dal matrimonio forzato
Ci sono delle zone del mondo in cui non è facile essere donna. Kriti Bharti lo sa bene, e per questo ha deciso di diventare psicologa e attivista, e di dedicare la sua vita a salvare le giovani indiane dello stato settentrionale del Rajasthan dal terribile fenomeno delle spose bambine.
Kriti ha solo 29 anni, ma è già riuscita ad impedire circa 900 matrimoni. Ha fondato un'associazione no profit, Saarthi Trust, che si occupa di seguire e supportare le piccole salvate, accompagnandole verso una nuova integrazione in società, e di promuovere la causa per le strade e nelle scuole. Il problema, racconta la psicologa, non è soltanto legislativo: in molte zone dell'India la pratica di dare in spose giovanissime ragazze a uomini adulti è vietata già da anni, ma negli angoli più poveri questa usanza è ancora molto radicata. Secondo le statistiche, circa il 40% dei matrimoni tra minori ha luogo proprio qui.
Nel Rajasthan queste unioni sono all'ordine del giorno e l'attività di Kriti non conosce sosta. Il primo passo è bloccarle, ma questo non basta. Le piccole vittime se lasciate a sé stesse verrebbero irrimediabilmente emarginate dalla società, e per ovviare a questo la Saarthi Trust le accoglie e offre loro assistenza psicologica e legale per favorirne uno sviluppo sano. L'associazione promuove anche campi scuola, incontri e seminari pubblici, a partire dalle scuole, per sensibilizzare e informare le persone sugli effetti negativi del fenomeno. Il risultato più difficile, però, è ottenere l'annullamento: occorre il parere positivo non solo della sposa, ma anche dei genitori dello sposo e degli anziani del villaggio. Nonostante i problemi insormontabili, i volontari sono riusciti a far annullare quasi 30 unioni.
Kriti Bharti è ben consapevole dei rischi a cui si espone con questa attività. Ha confessato di aver spesso temuto per la sua vita, e di aver subito più volte minacce e violenze, insieme ai suoi collaboratori. Ma la giovane donna, che ha a sua volta una storia di abbandono e violenze alle spalle, non si arrende: "continuerò a salvare le vittime di matrimoni precoci finché potrò. È una tradizione che deve finire, dobbiamo educare le comunità rurali e insegnare loro che esistono altre strade. Abbiamo il dovere di cambiare."