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Kenzo Takada, addio allo stilista che ha fuso cultura giapponese e streetstyle

Kenzo Takada è morto all’età di 81 anni il 4 ottobre 2020, è tra le vittime del Covid-19. Lo stilista giapponese che ha fondato la Maison di moda omonima ha lasciato un vuoto immenso nel fashion system ma verrà ricordato per sempre grazie al suo stile iconico fatto di abiti variopinti, richiami alla natura, stampe jungle e trionfo del flower power.
A cura di Valeria Paglionico
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Kenzo Takada, lo stilista giapponese che ha fondato la Maison di moda omonima, è morto all’età di 81 anni il 4 ottobre 2020. Era ricoverato all’ospedale americano di Neuilly-sur-Seine a causa del Covid-19 ma non ce l'ha fatta a superare alcune complicanze legate alla malattia. A darne notizia, uno dei suoi portavoce in un comunicato stampa ufficiale. Ora il mondo fashion non può fare a meno di piangerlo, lo ricorderà per sempre come il designer che ha celebrato l'arte di vivere tra abiti variopinti, richiami alla natura, stampe jungle e trionfo del flower power.

Gli esordi di Kenzo Takada

Kenzo Takada nacque a Himeji nel 1939 e fin da piccolissimo sviluppò un'evidente passione per la moda. Dopo il diploma si iscrisse all'università di Kobe ma la abbandonò per frequentare la scuola di moda di Tokyo nel 1958, che da pochissimo aveva aperto le iscrizioni anche agli uomini. Una volta terminati gli studi, si trasferì a Parigi ma è solo nel 1970 che raggiunse il successo con la sua prima collezione presentata al Vivienne Gallery. Da lì la carriera fu in continua ascesa, aprì la prima boutique Jungle Jap, una sua modella conquistò la copertina di Elle, sfilò a New York e Tokyo con le sue linee, ottenne il premio Fashion Editor Club of Japan.

Dalle sfilate nel tendone di un circo al ritiro

Le sue sfilate furono spettacolari e d'impatto, basti pensare che tra il 1978 e il 1979 organizzò gli show nel tendone di un circo e per salutare il pubblico nel finale entrava in passerella sul dorso di un elefante. Non produsse solo abbigliamento per donna ma anche collezioni per uomo, profumi e prodotti per la cura del corpo (questi ultimi sotto il  marchio Kenzoki). Nel 1999 lasciò la Maison a un suo assistente e nello stesso anno annunciò il suo ritiro. Nel 2002 si tornò a parlare di lui come decoratore e designer di interni, tanto che lanciò anche una linea di complementi d'arredo. Il 4 ottobre 2020 è morto a 81 anni a causa del Coronavirus ma continuerà a essere considerato uno degli stilisti che hanno fatto la storia della moda.

Kenzo, lo stilista che ha riconciliato passerelle e streetstyle

Kenzo verrà ricordato per sempre come lo stilista giapponese che ha celebrato l'arte di vivere in passerella, ha fuso cultura orientale e street style occidentale, ha avuto il merito di reinterpretare in modo moderno e innovativo il flower power, rendendo iconiche le stampe jungle e i richiami alla simbologia della natura. Con lui il lusso è diventato sinonimo di qualità ma a prezzi abbordabili, non a caso è stato tra i primi a riconciliare le passerelle con la strada, dando vita a collezioni indossabili nella vita di tutti i giorni. È stato però prima con Antonio Marras, direttore creativo dal 2003 al 2011, e poi con Humberto Leon e Carol Lim, i fondatori del brand Opening Ceremony, che la Maison è stata rilanciata dopo il ritiro di Kenzo Takada. Hanno unito tutte le linee in un'unica main label, recuperando l'identità del brand e rendendolo più accattivante per le nuove generazioni tra collaborazioni trasversali e il simbolo trainante dal mood rock, ovvero il viso coloratissimo di una tigre. Oggi per la griffe comincia una nuova epoca, anche se gli eredi di Takada di sicuro continueranno a rendere omaggio al suo lavoro leggendario.

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