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Iyengar yoga, l’allenamento per raggiungere la stabilità fisica ed emotiva

Lo Iyengar yoga è un particolare tipo di allenamento che prevede l’uso di sostegni come blocchi di legno o sedie per raggiungere la stabilità fisica ed emotiva. In questo modo, le asana vengono mantenute più a lungo e sono più precise.
A cura di Valeria Paglionico
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Lo Iyengar yoga è un particolare tipo di allenamento yoga che permette di tenersi in forma sia fisicamente che mentalmente. A differenza degli altri stili, la sua particolarità sta nel fatto che possono essere utilizzati dei sostegni o degli attrezzi come blocchi di legno, coperte, cinture, cuscini, panche, utili per mantenere più a lungo una posizione senza sforzo. Lo Iyengar è nato nel ventesimo secolo grazie al maestro B.K.S. Iyengar, uno dei primi a diffondere questa arte in Occidente, che è riuscito ad alleviare i suoi problemi di salute e ad acquistare forma fisica con degli allenamenti regolari. Non è un caso che questa particolare attività fisica sia famosa per i suoi effetti curativi e per la sua capacità di aumentare la forza e la flessibilità, portando il praticante a raggiungere stabilità fisica, vitalità emotiva, chiarezza mentale, saggezza spirituale e beatitudine spirituale. Non si usa nessuna musica e nessun sottofondo, l'obiettivo degli studenti deve essere semplicemente mantenere a lungo le asana, così da imparare alla perfezione gli allineamenti giusti e trarne beneficio. Tutti possono praticare lo Iyengar yoga, dagli adulti ai ragazzi, fino ad arrivare ai bambini e agli atleti, l'importante è fare dei dovuti adattamenti in base allo sport praticato.

Le posizioni dello Iyengar Yoga e i loro benefici

Tasasana – E' una posizione semplice, chiamata anche "della montagna", in cui bisogna tenere le spalle al muro, i piedi uniti e le braccia lunghe lungo i fianchi, mentre si piega il coccige verso il muro ruotando le cosce. In questo modo, si rafforzeranno gli addominali e si migliorerà la postura. Con il passare del tempo, si riuscirà a fare il movimento anche lontano dal muro, portando le mani sopra la testa.

Prasarita Padottanasana – Si tratta di un piegamento in avanti con le gambe divaricate. Bisogna partire stando in piedi sul tappetino con i piedi paralleli e le mani sui fianchi, per poi iniziare a divaricare le gambe. Naturalmente, bisogna arrivare fin dove si riesce ma con la pratica si raggiungeranno risultati sempre più incredibili. Per facilitare questa posizione, è possibile usare dei blocchi di legno posati verticalmente a terra, così da permettere a tutti di praticare un ottimo esercizio per le spalle senza sforzare la colonna vertebrale. Questa particolare asana riuscirebbe anche ad alleviare i dolori del ciclo mestruale.

Viparita Dandasana – Per mettere in pratica questa posizione bisogna stare supini con le ginocchia piegate e i piedi alla stessa larghezza del bacino. E' necessario poi piegare i gomiti e mettere le mani ai lati della testa, in linea con le spalle. Spingendo contemporaneamente con mani e piedi e sollevando il bacino, si formerà un arco solido che permetterà di allungarsi e di concentrarsi sul respira. Coloro che vogliono un sostegno possono sedersi su una sedia, unendo le gambe e afferrando lo schienale con le mani: i risultati saranno gli stessi.

Posizione della Candela – Questa è la posizione perfetta per i principianti e per facilitarla è possibile usare una sedia. Per metterla in pratica è necessario innanzitutto mettere una coperta sullo schienale e un cuscino da yoga attaccato alle gambe. I glutei dovranno essere sul limite della sedia, le mani sulle gambe della sedia, le spalle devono toccare il cuscino e le gambe sopra lo schienale tese. Il corpo deve formare una linea retta. In questo modo si migliorano i tessuti della pelle del viso e si combatte lo stress, anche se questa asana deve essere evitata durate il ciclo mestruale e negli ultimi mesi di gravidanza.

Posizione del Cammello – Questa posizione è utile a rilassare e allungare i muscoli della parte anteriore del busto e, poiché è abbastanza impegnativa, è possibile praticarla con una sedia. Bisogna inginocchiarsi sul tappetino, inarcare leggermente la schiena portando le mani indietro fino ad afferrare le caviglie. A questo punto si può spingere sulle cosce, estendendo il bacino e l'addome. La sedia facilita il raggiungimento dell'asina finale quando non si raggiungono le caviglie e quando si vuole avere un appoggio per la testa.

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