Interviene in una manifestazione contro l’aborto con il miglior cartellone di sempre
Mary Numair è una ragazza di 29 anni, viene da Portland e negli ultimi giorni è diventata un’icona femminista dopo aver manifestato il suo sostegno al Planned Parenthood, l’organizzazione favorevole alla legislazione abortista. Si trovava a lavoro al Purringtons Cat Lounge quando ha visto una donna che camminava per strada con un cartellone con su scritto “L’aborto uccide i bambini”.
Ha deciso dunque di reagire e di farle capire per quale motivo l’interruzione della gravidanza deve essere accettata con serenità. “In precedenza, avevo già notato diversi manifestanti contro l’aborto a Portland, così ho deciso di far sapere alla signora che si trovava nel posto sbagliato per lanciare di messaggi simili”, ha spiegato Mary. Sapeva che non sarebbe stata ascoltata se si fosse rivolta educatamente a quelle persone ed ha così deciso di scrivere il suo messaggio. "Caro PP, grazie per avermi aiutata con le mie infezioni da lieviti", ha scritto su un pezzo di cartone. Quando aveva 20 anni, infatti, non aveva infezioni croniche da lievito ed è proprio per questo che nessuna assicurazione sanitaria le avrebbe pagato le cure preventive.
L’organizzazione Planned Parenthood è l’unica ad averla aiutata a curare le infezioni che, altrimenti, sarebbero degenerate in qualcosa di più grave. Naturalmente, la reazione delle donne presenti non è stata delle migliori, è stata chiamata prostituta ed ha scatenato l’indignazione pubblica. Per il futuro, spera di riuscire ad organizzare delle proteste più pianificate: va infatti alla ricerca di seguaci che appoggiano la sua causa.