Il principe Carlo si dà alla moda: le ortiche del suo giardino diventano abiti e sfilano a Londra
La Royal Family inglese potrà pure essere legata a etichette e regole superate e antiquate ma, nonostante ciò, riesce a essere sempre sulla cresta dell'onda. A dimostrarlo è stato l'erede diretto al trono, il principe Carlo, che ieri ha "debuttato" nel mondo della moda. In occasione della London Fashion Week, che si è conclusa ieri, è stata presentata la collezione per la Primavera/Estate 2020 del duo di stilisti Vin+Omi ma la cosa che in pochi sanno è che gli abiti lanciati in passerella sono stati prodotti con le ortiche del giardino reale del padre di William e Herry.
Il principe Carlo ha "debuttato" alla London Fashion Week
Si è conclusa ieri la London Fashion Week e sono state moltissime le Maison di fama internazionale che hanno presentato le collezioni per la Primavera/Estate 2020. Tra gli ultimi nomi che hanno calcato le passerelle della città britannica c'è il brand Vin+Omi, formato da un duo di designer che dal 2004 sostiene la moda ecosostenibile e che in quest'occasione ha deciso di collaborare con il principe Carlo. In che modo? Facendogli aprire il suo giardino reale nella tenuta di Highgrove, così da mettere a disposizione la piantagione di ortiche che coltiva fin dal 1980. Le piante, in tutto 3.000, sono state raccolte da alcuni studenti della Oxford Brookes University, successivamente ci hanno pensato gli stilisti a lavorarle, trasformandole in veri e propri vestiti in tessuto arioso e sottile. Giacche colorate, gonne lunghe da uomo, borsoni, copricapi "naturali", tutto è stato decorato con simboli e scritte che fanno riferimento all'ambiente che ci circonda e alla necessità di salvarlo. Il figlio della regina Elisabetta II ha così dimostrato non solo di essere un appassionato del settore fashion ma anche un ambientalista e un sostenitore dell'economia circolare.
Chi sono Vin+Omi
Vin+Omi sono due stilisti sostenitori della moda sostenibile, il primo è britannico, l'altro di Singapore e ha mosso i primi passi nel mondo fashion nella Maison Dior sotto la direzione creativa di John Galliano. I due si sono uniti professionalmente nel 2004 e fin dal primo momento hanno dato particolare attenzione alla questione ecologica, il loro obiettivo è infatti ridurre al minimo gli sprechi nel settore fashion, puntando tutto sul riciclo ecosostenibile. Servendosi di bottiglie di plastica, bucce di castagne e piante, danno vita ad abiti glamour e trendy ma dall'animo rock. Si rifanno alla Camden punk degli anni '80 e le loro creazioni sono perfette per tutti quelli che vogliono mettere in mostra un animo ribelle. Più che un brand si definiscono "un'ideologia", non a caso non amano mostrarsi in pubblico, ma, nonostante ciò, hanno vestito moltissime star, da Michelle Obama a Kate Moss, fino ad arrivare a Beyoncé e Lady Gaga. La loro speranza? Che le persone comincino a pensare a delle soluzioni alternative per fare moda. Anche delle erbe all'apparenza prive di valore possono essere sfruttare per creare abiti ed è proprio mettendo in atto idee simili che si ha qualche speranza di salvare il pianeta.