L’Islanda è il paese in cui le donne vivono meglio, l’Italia resta indietro
Ci sono luoghi in cui essere donna è semplice ed altri in cui le disparità di genere rendono la vita del sesso femminile davvero un inferno. Il paese in cui le donne vivono meglio? L’Islanda. A rivelarlo è la classifica pubblicata dal World Economic Forum, che ha analizzato il livello di istruzione, la partecipazione economica, il potere politico, la salute e sopravvivenza delle donne di 142 nazioni per stabilire quale fosse il paese più femminista al mondo.
Per sei anni consecutivi l’Islanda si è aggiudicata il primo posto. Il paese è sicuramente uno tra i più all’avanguardia per quanto riguarda la parità tra i sessi. Già nel 1961, ad esempio, è stata introdotta la legge sulla parità salariale e sulla paternità, che assegna un periodo di congedo di 3 mesi a entrambi i genitori dopo la nascita di un figlio. Di recente, inoltre, sono state proibite le attività di lucro sulla nudità femminile e le aziende private con più di 50 dipendenti sono state obbligate ad avere una quota rosa del 40%. Insomma, l’Islanda non avrà il clima ideale per noi mediterranei, ma sembra essere il paese fatto su misura per le donne.
Nei posti successivi della classifica ci sono Finlandia, Norvegia, Svezia e Danimarca. L’Italia guadagna posizioni rispetto all’ottantesimo posto degli anni passati grazie alla maggior presenza delle donne in politica, ma, nonostante ciò, non registra alcun progresso sull’uguaglianza fra salari femminili e maschili. Con la sua sessantanovesima posizione in classifica, viene superata di gran lunga da paesi come Filippine e Ruanda. A chiudere la lista ci sono Siria, Ciad, Pakistan e Yemen, dove essere donna è durissima. Il sesso femminile spesso non ha alcuna libertà, tantissime bambine vengono costrette dai genitori a sposarsi contro la propria volontà e l’istruzione è un privilegio riservato solo agli uomini.