Il dispositivo per liberare i bambini incastrati durante il parto
Tutto è iniziato con un video visto su Youtube: nel filmato amatoriale un uomo riusciva ad estrarre un tappo di sughero da una bottiglia di vetro, semplicemente utilizzando un sacchetto di plastica. Jorge Odón, un meccanico argentino di 59 anni, aveva visto quel video e poi era anadato a dormire, nel sonno arriva la visione: un marchingegno simile a quello della bottiglia attraverso cui poter facilitare il parto delle donne ed evitare complicanze.
Il signor Odón ha costruito il primo prototipo nella sua cucina, utilizzando un vaso di vetro per simulare il ventre materno, una bambola di sua figlia e un sacchetto di tessuto. La sua idea ha raccolto l'approvazione dell'Organizzazione Mondiale Sanitaria e soprattutto ha colpito una società di tecnologia medica americana che ha avviato la produzione del macchinario. Secondo i medici l'ingegnosa idea ha un enorme potenziale e potrebbe essere utilizzata per salvare i bambini nei paesi poveri e per ridurre le nascite con taglio cesareo in quelli ricchi .
Come funziona il dispositivo – Il dispositivo ha un sacchetto di plastica lubrificata legato ad un manicotto, basta posizionare la sacca intorno alla testa del nascituro, gonfiarla e tirare la sacca fino a quando il bambino non esce completamente dalla pancia della madre. I medici sottolineano la genialità del dispositivo che potrebbe sostituire pinze e ventose, pericolose se utilizzate nella maniera sbagliata. Il prototipo di Odón dovrà superare una serie di test più approfonditi ma è già stato acquistato da Becton, Dickinson and Company, un'azienda specializzata in produzione di siringhe di Franklin Lakes, nel New Jersey.