Il desiderio sessuale dipende dal dna, gli avi influenzano la coppia

Notizia curiosa quella comparsa stamattina su Tgcom. La rivista scientifica “Genome Biology” ha pubblicato uno studio sul reale segreto dell’attrazione tra due persone. La squadra operativa di Neil Risch dell’Università californiana di San Francisco ha condotto questa ricerca basandosi sulla scelta degli avi e sulle conseguenze che queste hanno avuto. Coinvolti nel progetto sono state coppie tra messicani e portoricani che risiedevano nei paesi nativi o negli Stati Uniti. Studio ampio e complesso data la confluenza geografica di europei, americani e africani nel Sudamerica. In pratica, chi ha qualche ramo in comune dell’albero genealogico è più propenso a cercarsi e a trovarsi. Legami questi non necessariamente vicini, ma che possono risalire a ricognizioni storiche oramai dimenticate. Un’attrazione basata sul Dna, sulla composizione genetica. Dimostrato dalla casistica, risulta che i messicani si sentono maggiormente portati a ricercare partner che abbiano ugual proporzione di avi nati in America e Europa. I portoricani, invece, si fiondano su esseri con un bagaglio genetico simile al loro, fondato su geni africani e europei. Spiega Risch: «Abbiamo scoperto che l'accoppiamento armonizzato o assortito, in cui la scelta del proprio partner è basata su antenati comuni, è molto frequente in queste popolazioni». Resta comunque un mistero l’esistenza di qualche influenza dettata da aspetti socioeconomici o dallo status geografico. La rivista “Genome Biology” parla chiaro. Il desiderio sessuale è sì influenzato dal colore degli occhi o dei capelli, ipotesi già avvalorata in passato, ma è stato anche dimostrato statisticamente che le coppie sudamericane si scelgano in base ai rami del loro albero genealogico. Roberta Santoro