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Il Complesso di Lara Croft, l’ossessione per un corpo perfetto

La voglia esagerata di un corpo muscoloso e in perfetta forma può trasformarsi in un vero e proprio disturbo, soprattutto quando si ricorre all’uso di sostanze anabolizzanti. Stiamo parlando del Complesso di Lara Croft.
A cura di Redazione Donna
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complesso lara croft

Un corpo perfetto è il sogno di tutti. Qualcuno però esagera, finendo per cadere in una vera e propria ossessione. Ore e ore in palestra, esercizi sfiancanti, continuo dimagrimento. Questi non sono solo i segnali di uno stile di vita più sano e della voglia di tenersi in forma, ma, se portati all’esasperazione sono anche l’avviso di un serio problema. Il “complesso di Lara Croft” (dal nome della muscolosissima eroina dei videogiochi interpretata sugli schermi da Angelina Jolie) indica proprio il bisogno ossessivo di raggiungere canoni fisici quasi perfetti.

Questo disturbo è l’equivalente del “complesso di Adone” che colpisce gli uomini. Entrambi prendono di mira soprattutto i più giovani e li espongono notevolmente alla tentazione di cedere all’uso di sostanze anabolizzanti come scorciatoia per raggiungere un’immagine percepita come quella ideale. La gravità di questo rischio emerge con chiaramente dallo studio dalla University of Minnesota di Minneapolis e dalla Columbia University di New York, pubblicato su Pediatrics. Il complesso di Adone/Lara Croft sarebbe una variante muscolare della cosiddetta “dismorfofobia”. Diagnosticare l’insorgere della malattia non è affatto semplice. Può infatti essere confusa con una semplice voglia di migliorare il proprio aspetto.

La svolta patologica di solito avviene quando si ricorre a farmaci per incrementare la massa muscolare, che possono andare dai meno pericolosi di tipo proteico (usati dal 34,7% dei 2.793 ragazzi dello studio di Pediatrics), ai peggiori di tipo steroideo (usati dal 5,9%). Ma come si può notare l’uso degli anabolizzanti? Nei maschi comporta un evidente un aumento della massa muscolare (di 3 chili e mezzo circa al mese! Quindi si nota facilmente), la comparsa di acne, ginecomastia e atrofia testicolare. Le ragazze più soggette a questo tipo di sostanze sarebbero quelle in sovrappeso o già obese. Gli autori della ricerca concludono lanciando un appello alle famiglie e agli insegnanti perché si mostrino più sensibili verso questi tipi di disturbi.

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