I primi costumi per donne mussulmane, sembrano tute con lo hijab: così Nike rende lo sport inclusivo

Lo sport è contro ogni tipo di discriminazione, si batte fortemente per essere inclusivo e senza frontiere ma, quando si parla di nuoto, non sempre è facile trasformare in realtà questo obiettivo. Il motivo? Spesso non si tiene in considerazione la cultura di potenziali clienti. Le donne mussulmane, ad esempio, per rispetto alla loro religione devono coprire corpo e capo, non possono indossare dunque i costumi succinti proposti dai brand internazionali. Fino ad ora erano state costrette a rinunciare alle attività sportive da praticare in acqua o a indossare degli abiti "normali" per nuotare ma, non essendo tecnici, non facevano altro che rendere i momenti impacciati e poco aerodinamici.

Oggi le cose sono cambiate, Nike ha creato la collezione Victory Swim, ovvero una linea di costumi per mussulmane capace di coprire tutto il corpo. All'apparenza sembrano delle tute, sono tuniche con pantaloni ampi e delle simil-felpe con reggiseno sportivo e hijab incorporato, sono in tessuto a maglia di rete, traspiranti, ad asciugatura rapita, capaci di consentire velocità e agilità senza aderenze eccessive. Il Victory Swim Hijab, in particolare, è dotato di una tasca a rete integrata che mantiene i capelli tirati durante i movimenti in acqua. "Siamo costantemente impegnati ad ampliare la nostra visione nel campo dell’innovazione e ci entusiasma l’idea che, pensando in modo creativo e progettando in modo inclusivo, possiamo far sì che sempre più donne si sentano a loro agio nel praticare sport", ha spiegato Martha Moore, vicepresidente e direttore creativo Nike. La collezione Victory Swim sarà disponibile a partire dal primo febbraio 2020 e i suoi prezzi saranno per tutte le tasche, si partirà da un minimo di 38 euro per uno hijab impermeabile e si arriverà a un massimo di 600 euro per un set completo con tunica, hijab e leggings. Così facendo, Nike ha dimostrato di essere un brand innovativo e rivoluzionario, ha reso il mondo dello sport inclusivo, aprendolo davvero a tutti, a prescindere dal sesso, dal luogo di nascita o dalla cultura.