“Ho detto no alla ricostruzione”: ecco perché ha rifiutato le protesi dopo la mastectomia
Diana Bianchi è una donna di 62 anni anni e, circa 13 anni fa, si è sottoposta a una mastoplastica additiva per essere più femminile e sensuale ma, a distanza di tempo, le si sono formati dei noduli e un tessuto fibromatoso. I medici le hanno consigliato subito di espiantare subito le protesi ma, una volta fatto, la donna ha scoperto di avere un tumore che poteva essere combattuto solo con una mastectomia.
Dopo aver rimosso il seno destro, le è stato chiesto se voleva sottoposi alla sua ricostruzione. Anche se si è ritrovata con il corpo completamente cambiato, ha deciso di rifiutare, andando dunque controcorrente. "Ho scelto sin da subito di non fare la ricostruzione del seno, il medico mi disse di pensarci bene e che avrei potuto cambiare idea perché per una donna il seno è importante", ha spiegato Diana, ripensando a quei momenti. Oggi, per lei è più importante la salute dell'aspetto fisico, non vuole rischiare di andare incontro a delle complicanze solo per il desiderio di avere un seno più bello.
Nonostante abbia affrontato un'operazione invasiva che ha stravolto il suo aspetto, non ha cambiato il modo di vestirsi. “Dopo la mastectomia ci danno una protesi esterna di silicone da mettere nel reggiseno. Io l’ho presa ma l’ho portata solo per tre giorni poi l’ho messa via perché è poco pratica e mi dà fastidio", ha dichiarato la 62enne. Il suo obiettivo ora, è dimostrare a tutti che la vita continua anche dopo il cancro. Certo, per una donna è complesso accettarsi senza seno, ma deve imparare a guardare più alla sostanza che all'apparenza delle cose.