Gucci Osteria, a Beverly Hills con Massimo Bottura la nuova scommessa della casa di moda italiana
"Toc toc. Chi è? Sono io!". È con ironia che Massimo Bottura, chef tre stelle Michelin, annuncia via social l’apertura della nuova Gucci Osteria da Massimo Bottura a Beverly Hills. Continua, così, la collaborazione con la casa di moda, nata nel 2018 con l’inaugurazione della prima Osteria al Gucci Garden di Firenze, di recente insignito di una stella Michelin. A legare Bottura e Marco Bizzarri, CEO e presidente della società italiana, è un’amicizia di lunga data, nonché l’amore di entrambi per i due settori in cui l’Italia non è seconda a nessuno, la cucina da un lato e la moda dall’altro. Due anni dopo l’inaugurazione dell’omonimo locale al Gucci Garden di Firenze, di recente insignito di una stella Michelin, continua la collaborazione tra la casa di moda italiana e lo chef.
Trame iconiche alle pareti, divani di velluto abbinati a pavimenti in mattonelle e stelle ritagliate sul soffitto. È l’inconfondibile stile del brand che le star dello showbitz mondiale hanno potuto ammirare in anteprima sull’attico dello store Gucci, al 347 di Rodeo Drive, sabato 8 febbraio. Salma Hayek Pinault, Dakota Johnson, Gwyneth Paltrow, Saoirse Ronan, e ancora Dita Von Teese, Kelvin Harrison Jr. sono solo alcuni dei super ospiti presenti e che, per l’occasione, hanno potuto degustare i piatti realizzati da Bottura, insieme agli chef Karime López, di Gucci Osteria a Firenze, e Mattia Agazzi, che si occuperà dell’osteria di Beverly Hills. Il locale, che aprirà le sue porte al pubblico lunedì 17 febbraio 2020, avrà, però, un proprio stile culinario, in parte differente da quello fiorentino. Se il tocco italiano sarà dato dalle mani dello chef, le materie prime saranno tutte di provenienza californiana.
La decisione di aprire un nuovo locale nasce dalla volontà dell’iconico brand di sperimentare nuovi settori, come quello musicale. Dopo aver curato l’immagine di Billie Elish, Ghali e Harry Style, per citarne solo alcuni, la casa di moda è approdata al Festival di Sanremo, con il progetto artistico che l’art director Alessandro Michele ha cucito addosso ad Achille Lauro e a Boss Doms. Nulla è stato lasciato al caso e tutto cela una narrazione ben precisa, che parla di diversità, inclusione e un nuovo modo di approcciare a quella moda che si fa arte. Da San Francesco a Elisabetta I Tudor, passando per Ziggy Stardust e la Marchesa Luisa Casati Stampa. Quattro interpretazioni che hanno fatto discutere, che hanno fatto riflettere e che hanno stupito, soprattutto perché lanciate proprio sul palco di Sanremo.