Gonna di tulle e trasparenze audaci: Jennifer Lawrence in versione principessa a Venezia
La 74esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia è entrata nel pieno e sono moltissime le star che hanno calcato il red carpet fino ad oggi, trasformando il red carpet in una vera e propria passerella. Tina Kunakey, Alessandra Mastronardi, Donatella Versace, sono solo alcune di quelle che hanno attirato maggiormente l'attenzione dei media, facendo parlare con i loro look sofisticati ed eleganti. Ieri è toccato a Jennifer Lawrence, che ha preso parte alla prima di "Mother!", il film di Darren Aronofsky di cui è protagonista.
Il look di Jennifer Lawrence
Per un'occasione tanto importante, l'attrice non poteva che sfoggiare un look da vera diva. Ha indossato un abito in stile principesco firmato Dior con una gonna ampia e lunga ricoperta di tulle nero e un corpetto scollato dalle trasparenze audaci decorato con dei fiori colorati. Per completare il tutto, la Lawrence ha scelto dei gioielli Tiffany&Co. e ha tenuto i capelli legati in un'acconciatura raccolta che ha messo in risalto i lineamenti perfetti del suo viso. La star, apprezzatissima dal pubblico di giovanissimi, è stata letteralmente travolta dai fan sul tappeto rosso, dove non ci ha pensato su due volte a firmare innumerevoli autografi. Insomma, Jennifer ha dimostrato ancora una volta di essere un'indiscussa icona di stile e bellezza.
Perché il film "Mother!" è stato fischiato a Venezia?
Ieri sera, in occasione del settimo giorno della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, si è tenuta la prima di "Mother!", il film in concorso di Darren Aronofsky, interpretato da Jennifer Lawrence e Javier Bardem. Nonostante fosse una delle pellicole più attese, non è stata accolta bene dalla stampa, tanto da aver ricevuto moltissimi fischi. E' la storia di una coppia che vive in una grande casa isolata, la cui tranquillità viene interrotta dall'arrivo di due sconosciuti. Si tratta di una sorta di horror psicologico che racconta un dramma familiare tra il paranoico e il soprannaturale ma si trasforma poi in un delirio illogico fine a se stesso. Il regista, inoltre, non ha voluto spiegare precisamente il suo intento, lasciando allo spettatore una miriade di interpretazioni differenti. La cosa, però, non è piaciuta ai critici, che l'hanno vista solo come un'opera inesatta e sterile che si limita a esibire e portare in scena paradossi, simboli mistici e stranezze.