Gaza: donne costrette a cucinare senza gas i dolci per il Ramadan
Alcune donne palestinesi riunite intorno a un tavolo chiacchierano e preparano dolci tradizionali mentre i bambini guardano incuriositi. Una scena banale ma non a Gaza City, dove dietro anche alla più semplice delle azioni, si nascondono difficoltà insormontabili. Come la mancanza di gas, che a volte non ricompare per mesi, un problema che in questo periodo rende difficile cucinare i dolci tipici della festa dell' Eid al-Fitr che celebra la fine del Ramadan, il mese sacro di digiuno.
"Sto usando la bombola a gas che uso per cucinare per alimentare il forno così i bambini saranno felici. Non abbiamo avuto gas per un mese, le gallerie sono chiuse, siamo sotto assedio, la situazione è negativa" dice Om Fouad Bardawi, riferendosi all'embargo israeliano che limita l'entrata di beni primari nella Striscia di Gaza e ai tunnel sotterranei costruiti per aggirarlo. In alcuni casi non si tratta solo di mantenere viva una tradizione. "Il commercio di dolci è redditizio – si lamenta Anan Bardawi – ma non so come fare vista la mancanza di gas per cucinare. Ne ho bisogno, senza non posso continuare a lavorare". E intanto i nipoti guardano con attenzione le fatiche delle donne perché, dice questa bambina, da grande voglio cucinare anch'io per i miei figli. Si spera in condiizoni meno faticose.