Francesca Natale, la disegnatrice italiana che ha fatto volare gli Angry Birds al cinema
I famosi uccellini arrabbiati che hanno spopolato nel mondo dei videogame, sia su smartphone che su console, sono sbarcati al cinema. Il film arriverà in Italia il 15 giugno, ma sta già facendo il pieno di incassi negli Stati Uniti. Il videogioco, nella sua simpatica semplicità, lo conosciamo tutti, così come abbiamo tutti sentito parlare dell'imminente arrivo dell'opera cinematografica.
Una cosa che forse si conosce un po' meno è che a disegnare gli irriverenti pennuti per adattarli al grande schermo è stata la mano di una donna, la prima a ricoprire il ruolo di character art director per un'opera mainstream, per di più italiana. Francesca Natale è una bella signora romana, di 40 anni, che ha sempre sognato di vivere grazie ai suoi disegni, e che per farlo è arrivata fino in Canada.
Dai disegni infantili al mainstrem
Francesca ha raccontato la sua storia a Repubblica, e ha confessato di aver trovato tantissime difficoltà sul suo cammino, anche legate al fatto di essere una donna. Ha cominciato a disegnare fin da bambina, riproducendo i personaggi dei grandi classici, Paperino, Topolino, Zio Paperone, e aspettando con ansia l'uscita dei nuovi film d'animazione per potersi di nuovo mettere alla prova. In famiglia, però, non è stato facile far comprendere le sue passioni, e così ha affrontato studi classici e una laurea in Storia Moderna, senza mai abbandonare l'amore per il disegno. A dovuto aspettare i 28 anni per cominciare, finalmente, a lavorare nel suo settore, come junior character designer in uno studio che produceva serie per Mediaset. Confessa però di aver attraversato un periodo imbarazzante, perché il suo capo aveva solo 23 anni e lavorava già da molto, mentre lei ha dovuto sforzarsi per recuperare il tempo perduto.
Con grande determinazione ha passato anni a viaggiare per Festival per entrare in contatto con l'ambiente e conoscere i colleghi, e poi è arrivata l'assunzione a Mondo tv, in cui ha potuto affrontare una gavetta importante, ma a un certo punto la realtà italiana ha cominciato a starle troppo stretta. E così, assunta per una consulenza a Vancouver, non è più tornata. Da allora racconta di aver visto migliaia di porte aprirsi davanti a lei, e di aver capito che quello era il post giusto per fare carriera. Poi è arrivata la consacrazione: prima donna al mondo a ricoprire il ruolo di character art director per un'opera mainstream. Eppure, ammette di essere stata un po' scettica all'inizio, ma alla fine ha amato questo progetto e la libertà che le è stata concessa nelle scelte.
Una storia di grande coraggio quella di Francesca Natale, che spera di poter incoraggiare tante altre ragazze a seguire i propri sogni anche quando sembrano impossibili. "Mi piacerebbe parlare con tutte le donne che cercano di fare il mio mestiere. Quelle arrivate si contano sulla punta delle dita di una mano. L'animazione è ancora un mondo al maschile, soprattutto nel settore creativo. Nei grandi studi le donne sono relegate in ruoli marginali: di solito seguono un paio personaggi, tendenzialmente femminili", ha confidato nell'intervista, sottolineando soprattutto quanto sia difficile apparire credibili rispetto agli uomini. Eppure lei non si è arresa e oggi è felice, come, si augura, riusciranno ad esserlo sempre più donne.