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Frances Arnold è la prima donna a vincere il Millennium Prize per la tecnologia

Frances Arnold, ingegnere biochimico, è la prima donna a ricevere il Millennium Technology Prize. Un fatto che fa ben sperare per la partecipazione femminile alla vita scientifica, che soffre ancora di pesanti gap.
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Frances Arnold ha 59 anni, ha un volto amichevole e capelli biondo dorato. È cresciuta in un piccolo sobborgo di Pittsburgh e oggi è mamma di tre figli. Niente di particolare, se non fosse che è un'ingegnere di fama mondiale ed è la prima donna nella storia ad aver ricevuto il Millennium Technology Prize, assegnato dall’Accademia della tecnologia finlandese ogni due anni. Il premio è considerato una sorta di Nobel per il mondo della tecnologia, ed è destinato agli ideatori di innovazioni tali da comportare miglioramenti nella vita delle persone a livello globale.

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Prima di lei solo altre sei persone hanno tagliato questo traguardo, tra cui emergono nomi quali Linus Torvalds, che ha sviluppato il sistema operativo Linux, e Tim Berners-Lee, padre del World Wide Web. Tutti uomini. Arnold, ingegnere biochimico, è riuscita a portare il rosa in questo ambito podio grazie all'innovativo metodo dell'evoluzione diretta. La sua scoperta è in grado di indurre processi evolutivi simili a quelli naturali, ma più veloci e controllati, per generare proteine utili in laboratorio, con costi e tempi fortemente ridotti. Una vera rivoluzione per una serie di settori, dal farmaceutico al tessile, fino ai combustibili.

Un evento confortante se si pensa che la partecipazione delle donne alla ricerca scientifica soffre ancora di un profondo gap. Di tutti i premi scientifici assegnati nella storia, di ogni ordine e grado, il 97% è andato a scienziati maschi, e nel corso degli anni 2.000 la percentuale di donne in incarichi di ricerca scientifica è aumentata di soli 3 punti (dal 26 al 29%). Ma le difficoltà femminili sono ancora più profonde se si prova a valutare la percezione delle persone. Molti studi hanno infatti dimostrato che gli stereotipi sul rapporto tra donna e scienza sono ancora molto forti, e che quasi i due terzi delle persone (tristemente tra entrambi i sessi) pensa che siano naturalmente poco inclini a questo tipo di professione. Stessa cosa se si chiede di ricordare il nome di un grande scienziato: tutti uomini. Poco importa se sono state donne a identificare il virus dell'Hiv, a trovare il gene responsabile del tumore al seno e a delineare la composizione delle stelle.

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