Leggende sulla gravidanza: falsi miti da sfatare
L’Italia è la patria delle superstizioni, del “non è vero ma ci credo” e delle credenze leggendarie che si tramandano di generazione in generazione. Anche noi ci saremmo sicuramente ritrovati almeno una volta nella vita a cambiare strada quando ci passa avanti un gatto nero, a non passare sotto una scala o a vivere nella più totale disperazione quando si è rotto uno specchio. Insomma, la superstizione, per quanto non lo si ammetterà mai, fa parte della nostra vita e la gravidanza, essendo un momento importante nella vita di ogni donna, non è immune da certe convinzioni. Quando una donna è incinta si cerca di non dirle una serie di cose che potrebbero urtare la sua sensibilità, si prova a capire il sesso del nascituro dalla forma della pancia o attraverso un rituale siciliano, oppure ancora i mal di stomaco vengono considerati il risultato della crescita dei capelli del bambino. Scopriamo quali sono le credenze popolari legate alla gravidanza più diffuse al mondo.
1. La forma della pancia – Si dice che “Pancia a punta non va in guerra” nel senso che se la pancia cresce, il nascituro sarà una femmina e quindi “non andrà in guerra”. Se invece a crescere sono i fianchi, con molta probabilità il bimbo sarà un maschio.
2. La prova della goccia – Un antico rituale siciliano nell’antichità, quando non esistevano ancora le attrezzature tecnologiche odierne, permetteva di scoprire il sesso del piccolo prima della sua nascita. Bisognava versare una goccia di latte dal seno due settimane prima del parto in una tazza piena d’acqua. Se la goccia andava a fondo, voleva dire che sarebbe nato un maschietto.
3. Mal di stomaco – Secondo le credenze popolari, quando una donna durante la gravidanza ha di continui mal di stomaco è perché al piccolo nel pancione stanno cominciando a crescere i capelli. Niente paura dunque per le future mamme che soffrono con lo stomaco, il bimbo sta crescendo bene.
4. Ritardo nel parto – Si dice che le femmine non vogliono lasciare la mamma, neppure quando si tratta di nascere. E’ proprio per questo che nell’antichità si credeva che sarebbe nata una femmina nel momento in cui il bimbo non nasceva entro le settimane previste.
5. Nausee – Secondo la credenza popolare, le donne fanno dannare di più rispetto ai maschietti e lo dimostrano anche durante la gravidanza. Se quest’ultima comincia con innumerevoli nausee, si crede che sottintenda l’arrivo di una femmina.
6. “Brutto in fascia, bello in piazza” – Ogni scarrafone è bello ‘a mamma soja ed è proprio vero: i bimbi appena nati non sono sempre bellissimi, ma per la loro mamma saranno sempre i migliori. Secondo la credenza popolare, nei primi 7 mesi il neonato assume 7 facce diverse e quando è “bruttino” da piccolo sarà sicuramente meraviglioso da adulto.
7. La suocera è la prima che deve sapere della dolce attesa – Se non si vogliono disgrazie all’interno della propria famiglia, la prima a dover essere informata della gravidanza dopo il marito è la suocera. Questa credenza è ancora oggi molto diffusa e rispettata in Corea.
8. La palma di cocco per la felicità del piccolo – Volete sapere se il piccolo sarà felice nella sua vita? Secondo la leggenda Maori basta piantare una palma di cocco. A seconda di come crescerà si riuscirà a capire se il bimbo sarà sereno oppure no.
9. Non usare la colla – C’è chi dice che non si può mangiare carne cruda, chi invece consiglia di evitare completamente il polipo e chi ancora obbliga le donne incinte a non usare colle ed altri adesivi. In Cina infatti si ha la convinzione che queste sostanze chimiche creino dei problemi gravi al bambino. Sarà vero?
10. “Il bimbo è brutto” – In Vietnam non appena nasce un bambino si ripete in continuazione che è brutto, almeno fino al primo mese di vita. Il motivo? E’ un modo per augurargli una vita felice poiché gli spiriti maligni perseguiterebbero solo i bimbi belli.