Emily Ratajkowski compie 30 anni: il femminismo “nudo” della modella
Top model, attrice e paladina dell'empowerment sessuale delle donne: Emily Ratajkowski oggi compie trent'anni. La sua bellezza è fuori discussione: quello che invece ha fatto molto discutere il pubblico, specialmente femminile, è la sua idea di femminismo che passa attraverso l'uso della corpo e l'esibizione della nudità. Tutti infatti la ricordano per i servizi senza veli e per il celebre video di Blurred Lines, dove ballava nuda insieme a Robin Thicke e Pharell. Ma Emily Ratajkowski non ha mai avuto problemi a conciliare empowerment, sessualità e femminismo: ha sempre ribadito con orgoglio che la liberazione dei corpi delle donne è una forma di emancipazione e che la società dovrebbe smettere di giudicare una donna per ciò che decide di fare consapevolmente con il proprio corpo.
"Il corpo femminile deve essere celebrato"
Sin da piccola, Emily Ratajkowski è cresciuta a suo agio con la nudità: i suoi genitori, entrambi insegnanti, erano di orientamento liberale e la portavano spesso sulle spiagge per nudisti. Per questo, quando ha iniziato a lavorare come modella, ha sempre accettato il nudo artistico nonostante la giovane età. L'occasione della vita è arrivata proprio grazie a servizi a sfondo erotico per la rivista Treats!, che le ha dedicato una famosissima copertina in bianco e nero. Quella copertina è stata notata dai cantanti Robin Thicke e Pharell, che cercavano modelle per il video di Blurred Lines. Da lì in poi, il resto è storia.
Il video, tanto popolare quanto controverso, è stato girato da una regista donna: Emily e le altre ragazze ballavano solo con un tanga color carne addosso, sotto lo sguardo di uomini vestiti. La versione contemporanea della Déjeuner sur l'herbe di Manet o una forma di sfruttamento del corpo femminile? La modella non ha mai avuto dubbi: “Sono stata contenta che sia stato criticato – ha spiegato nel 2014 alla rivista Ocean Drive – perché mi ha dato l'occasione di dire cose che pensavo sul femminismo di oggi e sulle donne in generale. Il corpo femminile è una cosa bellissima e dovrebbe essere abbracciato e celebrato".
Non c'è nulla di male a sentirsi a proprio agio nudi
Il mantra di Emily Ratajkowski è: non c'è nulla di male ad essere a proprio agio nella nostra pelle e a farlo vedere al mondo. Una donna che si spoglia non per lo sguardo maschile, ma per il proprio piacere, sta affermando la sua identità, si sta riappropriando del suo corpo. Il nudo, nella femminismo 2.0 di Emily Ratajkoswki, è un mezzo politico, perfino nel patinato e ipersessualizzato mondo della moda. Nel 2016 ha pubblicato un famoso selfie con Kim Kardashian in topless, con il dito medio alzato e il seno censurato da una riga nera. "Siamo molto di più dei nostri corpi – ha scritto nella didascalia – ma questo non significa che dobbiamo vergognarci della nostra sessualità". Innegabilmente (e prevedibilmente) le foto in cui la modella espone il corpo nudo vengono apprezzate moltissimo dal pubblico maschile, non certo per il messaggio politico che contengono.
La top model non ha ceduto di un millimetro di fronte alle critiche delle donne e delle femministe, che la accusavano di perpetrare un sistema maschilista. "Non faccio quelle foto per gli uomini – ha detto a WWD – Lo faccio per celebrare la mia sensualità, è una mia scelta e dovrebbe esserci posto anche per questo nella nostra cultura”. In un mondo pronto a dividere le donne in "brave femministe" e "cattive femministe", in cui il corpo delle donne è ancora terreno di scontri, battaglie ideologiche e giudizi, Emily Ratajkowski dà a tutti una grande lezione di libertà: il corpo è mio e lo esibisco come voglio io.