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Eiaculazione ritardata, cos’è e perché succede

L’eiaculazione ritardata è una disfunzione sessuale che consiste nella difficoltà maschile a raggiungere l’orgasmo. Un loro rapporto sessuale può durare una o più ore e l’incapacità di emettere lo sperma porta a una sensazione di disagio e inadeguatezza.
A cura di V. P.
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L'eiaculazione ritardata è una disfunzione sessuale che consiste nella difficoltà maschile a raggiungere l'orgasmo, tanto che l'emissione di sperma arriva solo dopo uno stimolo sessuale molto lungo rispetto alla norma. Il rinvio del momento di massimo godimento a volte degenera in anorgasmia, cioè in una incapacità a raggiungere l'apice del piacere. E' importante distinguere tra eiaculazione ritardata primaria e secondaria: in base al momento della vita in cui si manifesta. Chi ne soffre riesce a far durare la penetrazione per due o più ore, provocando disagio, frustrazione e bassa autostima nella partner poiché quest'ultima perde la lubrificazione e l'eccitazione, cominciando a provare dolore durante il rapporto.

L'eiaculazione ritardata può essere primaria e quindi sperimentata fin dai primissimi rapporti sessuali oppure secondaria, cioè nata in un secondo momento a causa di alcuni problemi sessuali, dopo che si è avuta già una certa esperienza in campo intimo. L'uomo che ne soffre prova ansia e inadeguatezza, tanto che spesso il disagio sfocia in impotenza o astensione dal sesso. A diagnosticarla deve essere il medico che, dopo aver analizzato il paziente, la qualità del suo sperma, le sensazioni che prova e le motivazioni che lo hanno portato a una riduzione del desiderio sessuale, può prescrivere la cura più adatta per affrontare il problema.

Le cause

Per affrontare al meglio il problema è necessario capire se l'eiaculazione ritardata è causata da un disturbo fisico o psicologico. Nel primo caso, il paziente non riesce a raggiungere l'orgasmo né durante il rapporto sessuale, né durante la masturbazione ed è possibile che l'assenza di eiaculazione nasconda patologie più gravi come infezioni al tratto urogenitale, lesioni al midollo spinale o al sistema nervoso, patologie alla prostata. Potrebbe essere inoltre una conseguenza del fatto che si usano alcol, droghe leggere o particolari farmaci come gli antidepressivi. In casi come questi, sarebbe meglio rivolgersi il prima possibile al medico, così da capire qual è la terapia più efficace da seguire. Quando invece l’eiaculazione ritardata è di origine psicologica, invece, l’uomo è in grado di eiaculare durante la masturbazione ma non durante il rapporto, come se non si sentissero abbastanza attratti fisicamente e mentalmente dalla partner. Di solito, il disturbo nasconde l'incapacità a esprimere le proprie emozioni, cosa che li avrebbe portati a essere incapaci ad abbandonarsi al piacere. La mancata eiaculazione sarebbe dunque un non concedersi come atto di ritorsione. Anche in casi come questi è necessario l'intervento di uno specialista: una terapia psicologica accurata potrebbe rivelarsi la soluzione necessaria per ristabilire un senso di fiducia nei confronti del mondo femminile.

Perché compare?

L'eiaculazione ritardata nella maggior parte dei casi nasconde delle motivazioni psicologiche, che possono nascondere dei problemi personali o di coppia. In caso di anorgasmia, ad esempio, il problema è che non si ha un comportamento sessuale efficace e ci si lascia pervadere dai timori e dai sensi di colpa, che impediscono di esplorare la propria sfera intima. A volte un ragazzo può non avere un’adeguata tecnica masturbatoria e convincersi del fatto che non è in grado di raggiungere l’orgasmo, altre volte non riesce a comunicare i suoi desideri reali nella coppia, altre ancora può trovare la partner poco attraente o fare sesso in circostanze sfavorevoli. E' importante inoltre capire cos'è il fenomeno dello Spectatoring, che implica una serie di atteggiamenti di difesa dalle sensazioni erotiche che si provano durante il rapporto. Incoscientemente si mettono in atto comportamenti di autosservazione, pensieri critici ossessivi, che portano un uomo a essere spettatore di se stesso e giudice delle sue azioni, impedendogli di abbandonarsi totalmente. Nel momento in cui si avvicina all'orgasmo si chiede "Ce la farò a venire", bloccandosi e attivando proprio alla temuta anorgasmia.

Le conseguenze

L'eiaculazione ritardata ha delle ripercussioni negative soprattutto sulla psiche di un uomo che, sentendosi imbarazzato e a disagio durante il rapporto, comincia a provare un senso di inadeguatezza, umiliazione e incapacità. Quando diventa un fenomeno ordinario, il disturbo potrebbe causare seri ostacoli all'interno della coppia poiché l'appagamento mentale e fisico non è più reciproco. La donna, inoltre, a causa della penetrazione eccessivamente prolungata, potrebbe lacerare le pareti vaginali, andando incontro a irritazione e dolori, senza considerare la delusione provata per il fatto che non riesce a soddisfare il partner.

Rimedi

Esistono diverse terapie per risolvere i problemi di eiaculazione ritardata e variano a seconda dei disturbi presentati dal paziente. Solitamente si ricorre alla terapia farmacologica o a un approccio psicoterapeutico, due soluzioni che riescono a ridurre l'ansia da prestazione e a far tornare la persona a vivere il sesso in modo sereno quando si soffre di eiaculazione ritardata assoluta, cioè che compare a ogni rapporto. I farmaci somministrati sono di tipo simpatico-mimetiche e riescono a stimolare i centri nervosi eccitatori, responsabili dell'orgasmo, mentre la psicoterapia è utile quando coinvolge entrambi i partner. Per avere risultati ottimali la coppia viene infatti istruita sui rapporti sessuali e interpersonali attraverso il dialogo, così da eliminare i condizionamenti negativi creati dalla mente durante l'attività intima. Nel caso in cui la causa scatenante è solo un forte stress, si parla di eiaculazione ritardata situazionale poiché si verifica saltuariamente. In casi come questi la terapia non è così aggressiva, bisogna semplicemente cerca di vivere il sesso in modo più tranquillo e rilassato.

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