Ecco qual è il momento della giornata in cui si bruciano più calorie anche a riposo
A chi non è mai capitato di seguire una dieta e di contare le calorie assunte e bruciate nel corso della giornata per raggiungere risultati ottimali? La cosa che in pochi sanno è che questi calcoli approssimativi probabilmente non sono mai serviti a niente. Secondo un recente studio, esisterebbe un momento della giornata in cui si smaltirebbero più grassi, visto che il metabolismo verrebbe attivato in modo naturale: ecco di cosa si tratta.
Nel pomeriggio il metabolismo sarebbe più attivo
Secondo una nuova ricerca pubblicata su Current Biology, esisterebbe un preciso momento della giornata in cui il corpo riesce ad avere un metabolismo super attivo anche a riposo. In particolare, sono stati condotti degli esami su sette volontari tra i 38 e i 69 anni, lasciati in una stanza senza finestre e con luci soffuse per 37 giorni, e i risultati sono stati chiari: nel pomeriggio riuscivano a bruciare il 10% di calorie in più rispetto a quanto non facessero nelle altre parti della giornata. Il motivo per cui accade una cosa simile? L'organismo è controllato dai ritmi circadiani, questi ultimi non solo regolano i cicli di sonno e veglia ma influenzano anche il consumo di energie. Nel pomeriggio, dunque, si bruciano più grassi perché il corpo è impegnato a far funzionare gli organi, a mantenere attivo il respiro e la pressione regolare. In media, le calorie in più bruciate tra le 14 e le 20 sarebbero circa 129. “Se ci alziamo un'ora o due ore prima e facciamo colazione ci ritroviamo a mangiare in un momento in cui il nostro corpo potrebbe non essere preparato ad affrontare il cibo, ma soprattutto in cui ha bisogno di meno energia per mantenere attive le nostre funzioni vitali", ha spiegato la dottoressa Jeanne Duffy, la principale autrice della ricerca. L'ideale sarebbe dunque riprogrammare le proprie giornate, così da dimagrire con più facilità, anche se ci sarà bisogno di fare nuovi studi per capire se malattie come obesità e diabete possono essere associate a disturbi del ritmo circadiano.