video suggerito
video suggerito

Ecco perché non dovresti usare nomignoli quando parli di organi genitali con i tuoi figli

A quale genitore non è mai capitato di evitare di usare i termini “pene” e “vagina” con i propri figli piccoli? Si tratta di un’abitudine assolutamente sbagliata: ecco perché.
A cura di Valeria Paglionico
10 CONDIVISIONI
Immagine

Prendersi cura dei propri bambini ed educarli nel modo giusto non è un gioco da ragazzi, a volte ci si ritrova di fronte a momenti davvero imbarazzanti, soprattutto quando bisogna parlare di sesso e di genitali. E' proprio per rendere le cose più semplici e per evitare di essere troppo espliciti di fronte ai piccoli che spesso si usano delle parole "alternative" e vezzeggiative per fare riferimento alle parti intime. In pochi però si sarebbero mai aspettati che questa abitudine è assolutamente sbagliata.

A rivelarlo è il Servizio sanitario britannico, secondo il quale si dovrebbero insegnare i termini giusti ai propri figli fin dall'infanzia, così da non creare fraintendimenti e da non scoraggiarli nel momento in cui vorranno porre ai genitori delle domande "importanti". Alcune volte, i bambini crescono nell'ingenuità più totale, tanto da ascoltare i termini "pene" e "vagina" solo quando cominciano ad andare a scuola, magari durante una lezione di educazione sessuale.

"Molti adulti non hanno imparato queste parole da bambini e si sentono a disagio a usarle con i propri figli perché fanno riferimento alla sfera sessuale", ha spiegato Jill Wilson, un esperto di salute. Spesso, però, si dimentica che i bambini non fanno delle associazioni simili, per loro le parole hanno tutte lo stesso valore e, nel momento in cui gli verranno insegnati i termini "pene" e "vagina", cominceranno a utilizzarli in modo del tutto naturale. Non è un caso che il Servizio sanitario britannico abbia costruito un sito web in cui vengono dati dei consigli ai genitori che non sanno in che modo parlare di "argomenti difficili".

10 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views