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È morto Giorgio Gucci, addio all’imprenditore che ha reso la Maison internazionale

Giorgio Gucci è morto a 92 anni a Barcellona, era il nipote di Guccio Gucci, il fondatore della storica Maison, nonché uno dei fautori della sua espansione all’estero. Oggi il mondo della moda non può fare a meno di piangere il suo spirito creativo e il suo incredibile talento imprenditoriale.
A cura di Valeria Paglionico
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È morto a 92 anni Giorgio Gucci, il nipote di Guccio Gucci, fondatore della nota Maison fiorentina, si trovava a Barcellona, città in cui si era trasferito da diversi anni. La notizia è arrivata ieri sera, a comunicarlo è stato la famiglia con una nota stampa, nella quale è stato ricordato come "uno dei fautori della memorabile espansione della casa di moda fiorentina, amato da tutti come un uomo integerrimo e dallo spirito creativo, sostenitore di una casata che ha portato il vessillo della moda e dello stile Italiano all'estero". I funerali si svolgeranno dopo il rientro del feretro in Italia ma nel frattempo il mondo della moda non può fare a meno di piangere la sua scomparsa: verrà ricordato per sempre come lo spirito creativo che ha esportato lo stile Made in Italy all'estero.

Da commesso a imprenditore

Giorgio Gucci nacque nel 1928, era il figlio di Aldo Gucci, il primogenito del fondatore della Maison Guccio Gucci, e di Olwen Price, l'ex cameriera personale di lady Francis Hop. Aveva due fratelli, Paolo e Roberto, e fin da giovanissimo lavorò al fianco del padre nel mondo della moda. Quest'ultimo, infatti, lo fece "partire dal basso", arruolandolo tra i dipendenti del negozio romano Gucci di via Condotti. Nel momento in cui la casa di moda cominciò a espandersi, aprendo boutique in ogni parte del mondo, da Milano a New York, fino ad arrivare a Londra e Parigi, a Giorgio venne affidato il controllo delle strategie imprenditoriali.

Giorgio Gucci e la passione per l'arte

Fu un collezionista d'arte, un talent scout di pittori, un grande appassionato di cavalli, possedeva una scuderia nei pressi del Monte Argentario, a Grosseto, dove passava intere estati a prendersi cura dei suoi purosangue. Nella nota diffusa per dare l'annuncio della sua morte, la famiglia non ha esitato a parlare della sua sensibilità verso l'effimero, dettaglio che gli permise di vantare un gran gusto artistico nella scelta delle collezioni Gucci. Giorgio fu un uomo dalle grandi passioni, un viaggiatore instancabile, un esemplare padre di famiglia e un imprenditore talentuoso. È proprio grazie a lui che la storica azienda fashion di origini toscane è diventata famosa a livello internazionali, attirando l'attenzione di star iconiche come Audrey Hepburn, Maria Callas e Jackie Kennedy. Oggi il nome Gucci è simbolo di originalità, eleganza e stile ed è per questo che il mondo della moda non può fare a meno di piangere uno degli uomini che hanno contribuito al suo successo.

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