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E’ morta Mary Ellis, una delle ultime donne pilota della Seconda Guerra Mondiale

E’ morta a 101 anni Mary Ellis, una delle ultime donne pilota che avevano preso parte alla Seconda Guerra Mondiale. Era entrata a far parte dell’Air Transport Auxiliary nel 1941 e il suo incarico era far volare gli Spitfire e altri aerei militari fino alla linea del fronte.
A cura di Valeria Paglionico
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E' morta a 101 anni Mary Ellis, una delle ultime pilote donna che avevano preso parte alla Seconda Guerra Mondiale. Si è spenta nella sua casa sull'Isola di Wight, lasciando un vuoto immenso nel mondo dell'aviazione. Era entrata a far parte dell'Air Transport Auxiliary nel 1941 dopo che la Bbc aveva invitato le donne a unirsi alle forze inglesi e da allora la sua carriera è stata in continua ascesa, tanto che era entrata a far parte delle unità ausiliarie britanniche incaricate di far volare gli Spitfire e altri aerei militari fino alla linea del fronte. Secondo i suoi racconti aveva compiuto circa 1.000 voli durante il conflitto.

La carriera di Mary Ellis

Mary Ellis era nata nel 1918, il suo cognome da nubile era Wilkins e nel 1941 la sua vita è cambiata. Dopo aver ascoltato un annuncio della Bbc che invitava le giovani donne a unirsi ai ranghi delle forze britanniche, ha deciso di entrare nell'Air Transport Auxiliary, diventando pilota delle unità ausiliarie britanniche durante la Seconda Guerra Mondiale. Faceva parte delle cosiddette "Glamour Girls", ovvero le donne che avevano il compito di far volare gli Spitfire e altri aerei militari fino alla linea del fronte. Non ha partecipato direttamente ai combattimenti, visto che le rappresentanti del sesso femminile ne erano escluse, ma ha contribuito in modo cruciale a sconfiggere la Germania nazista. Una volta terminato il conflitto è passata poi a dirigere l'aeroporto di Sandown nel 1950 e nel 1961 ha sposato Don Ellis, conosciuto proprio sul lavoro. Oggi delle 168 sue compagne di avventura dell'Ata durante la guerra restano in vita solo tre reduci, Eleanor Wadsworth, Nancy Stratford e Jaye Edwards. Secondo quanto ha sempre raccontato, avrebbe guidato un migliaio di aerei ma il suo preferito era lo Spitfire, definito da lei stessa un simbolo di libertà. Sono molti i rappresentanti del mondo dell'aviazione che le hanno voluto rivolgere un ultimo saluto, facendo riferimento al fatto che attraverso la sua esperienza ha ispirato molte donne a volare.

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