È morta Federica Cavenati: addio alla giovane stilista che ha fondato 16Arlington
È morta la giovane stilista italiana Federica Cavenati, era tra i fondatoti di 16Arlington. Aveva dato vita al brand amato dalle star nel 2017 insieme al compagno Marco Capaldo ma purtroppo non si è potuta godere a lungo il successo dell'azienda. Nelle ultime ore la famiglia ha annunciato la sua scomparsa (anche se probabilmente sarebbe avvenuta circa 3 settimane fa). La designer aveva solo 28 anni e ha passato gli ultimi giorni della sua vita a combattere contro una breve e improvvisa malattia. Nella nota diffusa dai familiari si legge: "Kikka era una luce bianca, dall’energia inconfondibile, l’amica più incoraggiante e fortemente leale che potesse esistere. È una perdita tragica per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla". Per celebrarla e ricordarla nel modo migliore il compagno Marco ha annunciato che nel febbraio 2022 presenterà una collezione inedita in suo onore.
Federica Cavenati, dagli esordi al successo
Federica Cavenati era nata 28 anni fa a Bergamo ma, complice la sua passione e il suo interesse per le culture straniere, a soli 13 anni ha abbandonato l'Italia. Ha trascorso l'adolescenza a Vienna, ha studiato alla Vienna International School, e, una volta raggiunta la maggiore età, si è trasferita a Bournemouth, dove per un anno ha seguito i corsi della AUB, concentrandosi principalmente sul fashion design. Ha poi continuato gli studi presso l'Istituto Marangoni, diventando esperta dell'arte del taglio e del design dei modelli. Da qualche anno era volata a Londra, città in cui viveva e lavorava con il compagno Marco Capaldo, che con lei aveva fondato 16Arlington.
Com'è nato 16Arlington
Marco e Federica si erano conosciuti alla sede dell’Istituto Marangoni nella capitale inglese e nel 2017 avevano deciso di fondare insieme un brand chiamato 16Arlington. Il nome non era stato scelto a caso, era lo stesso del loro primo atelier e del primo appartamento londinese che avevano condiviso. Da quel momento in poi la carriera della stilista era stata in continua ascesa: il marchio era arrivato a sfilare alla London Fashion Week (a cui partecipava fin dal 2019), gli abiti che sfilavano in passerella e che sono diventati amatissimi dalle star erano firmati proprio da lei.
16Arlington, un mix di opposte visioni estetiche
Federica andava molto fiera del suo progetto 16Arlington, lo definiva un "incontro fra le opposte visioni estetiche che abbiamo io e il mio partner Marco". Fin da quando erano studenti si erano ritrovati "contrapposti" a causa delle loro opinioni ma col passare del tempo avevano capito che potevano sfruttare il lato positivo di quelle differenze, portando un punto di vista interessante e nuovo l'uno nel lavoro dell'altra. L'azienda fashion è nata dunque con l'idea di fondere il suo approccio sartoriale con la rivisitazione couture del prêt-à-porter di Marco. A quanto pare questo mix si è rivelato perfetto e ad oggi la Cavenati rimarrà per sempre il simbolo della Maison.
Le star vestite da Federica Cavenati
16Arlington è diventato in poco tempo uno dei brand più amati dalle star. Negli ultimi anni a indossare gli abiti firmati da Federica Cavenati erano state celebrities del calibro di Jennifer Lopez, Billie Eilish, Lady Gaga, Amal Clooney e Rita Ora. Tra coloro che hanno apprezzato di più lo stile della giovane designer c'era Lena Dunham. L'attrice era legata alla stilista non solo da un rapporto professionale ma anche da una profonda amicizia, tanto che, nel momento in cui ha scoperto della sua morte, ha voluto dedicarle queste dolcissime parole su Vogue Uk: “Kikka viveva per aiutare le altre donne a riconoscere la propria bellezza. Amava la moda con la M maiuscola: i colori del sorbetto, le trame lussuose e la dissonanza dell'abbigliamento casual se abbinato a un tocco di drammaticità. Ha unito la creatività del mondo di una Cher dell'era di Bob Mackie con l'eleganza contemporanea. Mi ha insegnato a divertirmi, a rilassarmi e ad abbracciare la follia dello stile. Nessuno che ha incrociato il suo cammino sarà mai più lo stesso, e nemmeno la moda”.