Disegni mentre sei sovrappensiero? Ecco il significato degli scarabocchi
A tutti sarà capitato di essere sovrappensiero durante una telefonata, una riunione, una lezione e di ritrovarsi a ricoprire i fogli che ci si trova davanti con degli scarabocchi. La penna comincia a vagare liberamente con dei gesti inconsci, improvvisi ed involontari fino a creare dei disegni veri e propri. C’è chi scrive il proprio nome in stili differenti, chi riempie il foglio con fiori, cuori, stelle, spirali o ancora chi realizza delle forme geometriche strambe o si limita a riempire i quadretti e gli occhielli vuoti. Secondo gli esperti di grafologia e psicologia, esistono due tipologie di persone: quelle che disegnano sempre la stessa cosa e quelli che scarabocchiano cose diverse.
I primi utilizzano questa attività per rilassarsi poiché è capace di avere un effetto rassicurante, gratificante e familiare. Ripetendolo con una certa frequenza, il disegno diventa quasi un esercizio di competenza e di volta in volta il risultato migliora. Coloro che invece realizzano degli scarabocchi sempre differenti sono alla continua ricerca del nuovo e sono aperti verso il mondo. Come se non bastasse, alcuni disegnini hanno dei significati ben precisi: le casette rimandano al bisogno di sicurezza e protezione, i cuori alla negazione dei propri desideri, le stelle all’ottimismo e l’ambizione, le frecce alla necessità di affermare se stessi, le matasse aggrovigliate ad un senso di confusione.
Chi si limita a riempire gli occhielli prova invece un senso generale di ansia, mentre le figure geometriche denotano razionalità e solidità interiore. Dall’analisi degli scarabocchi è però difficile definire la personalità di una persona, bisogna prendere in considerazione infatti anche numerose altre varianti. Certo è che, negli ultimi tempi, scarabocchiare sta diventando un metodo “alla moda” per combattere lo stress.