Diminuisce del 64% la quantità di donne affette da papilloma virus: è grazie al vaccino

L’infezione da Hpv, o papilloma virus, è molto frequente nella popolazione e si trasmette prevalentemente per via sessuale. Di solito, è transitoria, asintomatica e si risolve da sola ma, se non viene curata, può manifestarsi con lesioni della pelle e delle mucose che a lungo andare possono causare anche gravi forme di cancro. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista medica “Pediatrics”, rispetto al passato sono diminuite le donne che contraggono il papilloma virus, nonostante siano molto più frequenti i rapporti sessuali promiscui anche tra le giovanissime.

In particolare, negli ultimi 10 anni, la percentuale è scesa del 64% tra le adolescenti e del 34% tra le ragazze con un’età superiore ai 20 anni. Il motivo sarebbe l’introduzione di Gardasil, il vaccino creato per contrastare i quattro ceppi dell’Hpv ed utile anche per ridurre il rischio di andare incontro a cancro anale o alla cervice e a verruche genitali. Il vaccino Gardasil deve essere somministrato prima che insorgano le infezioni, dunque sarebbe meglio farlo in età prepuberale o comunque prima di iniziare ad avere i primi rapporti sessuali.

Per il futuro, il Center for Disease Control and Prevention americano si propone di dare vita ad un nuovo vaccino, che possa proteggere contro tutti i ceppi di Hpv. La cosa potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione nel campo della medicina, visto che solo negli Stati Uniti si contano ogni anno più di 80 milioni di persone affette da una infezione simile. Il vaccino potrebbe dunque portare ad un'ulteriore riduzione di questi dati.