Credeva che il prurito vaginale fosse dovuto all’infezione, poi scopre un cancro terminale
Emma Robinson è una donna di 46 anni, viene da Wigston, è mamma di 3 bambini e, anche prima di affrontare le gravidanze, ha sempre sofferto di prurito vaginale. All'inizio tutti credevano che si trattasse di un'infezione da fungo ma, dopo che per anni ha tentato di combatterlo con le creme e i trattamenti più svariati senza riuscirci, le è stato diagnosticato il lichen sclerosus, una condizione infiammatoria della pelle che le aveva causato il cancro alla vulva perché non era stato trattato in tempo.
Probabilmente ne soffriva fin da quando era una ragazzina ma nessun ginecologo era mai stato capace di scoprirlo. Emma si è dunque subito sottoposta a un intervento chirurgico per rimuovere il tumore, ha affrontato delle chemioterapie e delle radioterapie e ha ricorso ad altri interventi per ricostruire parte della vulva ma nulla sembra aver funzionato: la malattia è ricomparsa, diffondendosi fino all'inguine, e secondo i medici presto arriverà a tagliare una delle sue arterie, provocandole una mortale perdita di sangue.
Nonostante il cancro arrivato alla fase terminale, la donna è riuscita a rimanere positiva e vuole godersi gli ultimi momenti della sua vita. "Ho il cancro alla vulva, è un argomento tabù di solito ma voglio parlarne per incoraggiare le donne a essere più consapevoli del loro corpo, spingendole a farsi controllare più spesso, anche se le visite possono imbarazzarle", ha spiegato Emma speranzosa. Se con la sua storia riuscirà a salvare la vita anche solo di un'unica donna, riuscirà a sentirsi soddisfatta e a morire con il sorriso sulle labbra.